Per un italiano su tre lo stallo è colpa del M5S

venerdì 20 aprile 2018


I sondaggi tornano a far parlare di sé. Torna una rilevazione Swg che descrive una situazione complessa al limite del surreale. Un gioco in surplace tra le varie forze politiche impegnate in bluff e tatticismi.

Una sola parola ha accompagnato queste trattative nelle ultime settimane: stallo. Tra giri di consultazioni e veti incrociati la formazione di un governo è ancora in alto mare. Eppure gli elettori che il 4 marzo hanno scelto di esprimere la propria preferenza alle urne, un’idea se la sono fatta.

Additano un colpevole, certificano perplessità e timori di un centrodestra che vuole chiudere la trattativa con pari dignità. Qualcosa che il Movimento 5 Stelle non è pronto ad accettare. Secondo quanto rileva un sondaggio Swg per il Messaggero di fatto per un elettore su tre la colpa dello stallo è neanche a dirlo del Movimento Cinque Stelle.

Secondo i dati del sondaggio per il 35 per cento degli elettori a bloccare tutto sono le scelte di Luigi Di Maio. Per il 27 per cento l’impasse è dovuta alle posizioni di Silvio Berlusconi mentre solo un 12 per cento indica in Matteo Salvini il responsabile di questo ritardo per la formazione dell’esecutivo.

Ma il capo politico del Movimento Cinque Stelle deve porre attenzione sul fronte interno. Infatti lo stesso sondaggio Swg rileva come il 18 per cento dell’elettorato grillino cominci a nutrire una vera e propria insofferenza per le mosse di Di Maio. Tra le ipotesi che sono emerse in questi giorni c’è anche quella di un ritorno alle urne.

Il 69 per cento degli elettori chiede però una nuova legge elettorale prima di una nuova tornata alle urne. E la maggioranza degli elettori ha anche le idee chiare su come declinare una nuova legge elettorale: sistema proporzionale a doppio turno con un ballottaggio tra i primi due candidati. Insomma qualcosa da fare ci sarebbe. Ma i partiti continuano a giocare. E l’accordo per un governo sembra ancora lontano anni luce.


di Redazione