Se ci salva il Diavolo

martedì 22 maggio 2018


Ci sono delle cose che non convincono. Come quella di cedere senza un sussulto di dignità alle minacce esplicite che ci vengono dall’Europa, qualunque siano le libere convinzioni politiche di ciascuno. Nella loro stragrande maggioranza, gli italiani pensano che le colpe della crisi attuale siano equamente da ripartire tra Eurotower, finanza internazionale (in associazione alla corazzate mediatiche che fanno riferimento alla City e a Wall Street) e Bruxelles sempre pronta a etero dirigere il sistema politico italiano contrapponendo al Re di Bastoni (gli elettori italiani) il suo Re di Spade della Troika. Ma noi non siamo, per capirci, la Grecia di Tzipras: non abbiamo falsificato i bilanci pubblici e i nostri conti per ora non destano nessuna preoccupazione.

Tra l’altro, è priva di coerenza l’invocazione implicita rivolta al Diavolo bruxellese dei perdenti di largo del Nazareno, sede del Pd, affinché intervenga negli affari interni italiani dopo che essi stessi, con le ben note prese di posizione dell’ex Premier Matteo Renzi, l’avevano più volte esorcizzato facendo la faccia feroce per guadagnare più flessibilità sia per accogliere migranti che gli altri membri della Ue non vogliono, sia in vista di generose mance elettorali che, però, non hanno spostato di un millimetro la crisi di sistema di cui soffre l’Italia, né arrestato la caduta verticale del consenso a sinistra. 

Quindi, senza stare fermi più giri, che cosa si illudono di fare gli oppositori di sinistra al nascente governo oro-verde? Di chi è la colpa di questo disastroso risultato, se non esclusivamente la loro, sottoscrittori storici dei Trattati capestro e costruttori dell’euro forte (co-ideato e messo in atto da Ciampi, Prodi e Monti!), e per di più fautori di una globalizzazione scellerata propagandata come la panacea per farci diventare tutti più ricchi?

Non sono stati questi ultimi dei miti infausti sui quali la nave italiana si è rovinosamente arenata, perdendo milioni di posti di lavoro e competitività? Rivogliono il potere per fare che cosa di nuovo, avendo aggirato proditoriamente la questione del tradimento delle élite (le loro!) e di aver perduto, strada facendo, un intero popolo “progressista”? 

Trump così sbeffeggiato e ridicolizzato dai loro leader e dai giornaloni di regime ha mostrato i muscoli e i cinesi hanno subito scelto il compromesso, aprendo all'America le porte blindate del loro mercato interno.

Mi sarei aspettato un impeto di orgoglio da sinistra che stimolasse la Ue a prendere una posizione analoga a favore dei dazi anticinesi, visto che la nostra desertificazione industriale è una diretta conseguenza della penetrazione delle merci asiatiche di bassissima qualità nei nostri mercati interni indifesi.

Invece, nella loro ultima direzione hanno litigato su “Martina-sì; Martina-no”, senza nemmeno la capacità di valutare l’impatto negativo delle politiche di Macron sull’Italia e senza ricordare all’Eliseo e a Berlino che hanno accumulato deficit in barba ai Trattati per farsi i beneamati fatti loro, salvando per tempo le banche nazionali mentre i governi della legalità sostenuti dalla sinistra hanno perso volutamente il treno, lasciando solo macerie in giro e tanti caduti sul fronte dei piccoli risparmiatori.

Io non so che cosa accadrà nei primi cento giorni di governo Lega-M5S. So per certo però, quello che è accaduto dal Governo Monti in poi!

 

 


di Maurizio Guaitoli