Effetto Cottarelli, lo spread si impenna

L’effetto sui mercati del governo di Carlo Cottarelli non è dei migliori. In attesa della lista di ministri che verrà presentata oggi al Colle, lo spread continua a schizzare. Il differenziale Btp-Bund corre ancora e tocca i 320 punti base, con un tasso di rendimento al 3,4%, per poi riassestarsi sui 310 punti. Il differenziale sui titoli biennali sfiora invece 300 punti con un rendimento superiore al 2%. È il record negativo dal 2013.

In forte calo anche la Borsa. In apertura Piazza Affari perdeva l’1,8%, per affondare fino al -3%. Male soprattutto i titoli bancari, con lo scivolone di Unicredit (-3,6%) e Mps (-3,4%). Sotto pressione anche Poste (-3,3%). L’incertezza politica in Italia ha avuto conseguenze anche sui mercati valutari asiatici. Poco dopo le 12:00 locali (le 5:00 in Italia) l’euro è sceso sotto i 127 yen, ai minimi in 11 mesi, ripiegando subito dopo intorno a 126,85.

La moneta unica si deprezza anche sul dollaro a quota 1,16. I principali trader a Tokyo, riferiscono le agenzie, giudicano la situazione troppo intricata per fare previsioni sul medio e lungo termine. Intanto il presidente del Consiglio incaricato è a Montecitorio ed è al lavoro nella stanza che gli è stata messa a disposizione alla Camera. Cottarelli è giunto a piedi ed è entrato nel Palazzo da un ingresso laterale.

Stamane, intanto, Matteo Renzi ha attaccato Di Maio e Salvini, dicendo che “tengono in ostaggio l’Italia. Se lo spread sale è colpa di questi due. Sono bravi a fare campagna elettorale, ma hanno paura di governare”, ha affermato l’ex premier a Circo Massimo su Radio Capital. “Non credo che vinceranno le prossime elezioni perché gli italiani non possono essere carne dei loro esperimenti”.

Aggiornato il 29 maggio 2018 alle ore 12:03