Governo, Salvini: “Non siamo al mercato”

Le sorti di un paese e un buona dose di indecisione. Luigi Di Maio, leader del Movimento 5 Stelle, torna a tendere la mano a Sergio Mattarella sperando ancora in un governo giallo-verde. Si riparte dall’inizio o così pare. Tuttavia la decisione sembra essere prematura ed è Matteo Salvini, capo della Lega, a farlo notare. 

Lo gela: “Riaprire a chi? A che cosa? Non è che siamo al mercato”. Camminando per il mercato di Pisa, dove ha incontrato i cittadini che fra due settimane voteranno per il nuovo sindaco, il leader del Carroccio chiude a qualsiasi ipotesi di tornare a trattare con il Quirinale. “L’unica cosa da fare a questo punto è chiedere al presidente della Repubblica la data delle elezioni, prendere una marea di voti e governare per conto nostro”.

Nessuno spazio a trattative. Le possibilità di tornare a parlare di esecutivo politico scemano nel giro di una notte. “Io ho una dignità e una serietà - mette in chiaro - abbiamo rinunciato a posti, poltrone, presidenze, ministeri per mantenere la parola data agli italiani, ci hanno detto no, no, no”.

Adesso tocca a Mattarella spiegare agli italiani come uscire da questo pantano. “Noi ci mettiamo a disposizione per accompagnare il Paese al voto il prima possibile”, dichiara Salvini chiudendo a qualsiasi ipotesi di rimettersi al tavolo per formare un governo targato Lega e Movimento 5 Stelle. 

“Ci abbiamo lavorato un mese - replica secco - ci hanno detto questo ministro non va bene, quell’altro ministro non va bene, deve essere simpatico alla Merkel, a Macron, ai commissari europei. Ragazzi, l’Italia non è un paese schiavo di nessuno. I tedeschi si facciano gli affari dei tedeschi, i francesi gli affari dei francesi che all’Italia pensiamo noi”.

Aggiornato il 30 maggio 2018 alle ore 12:35