Terremoto, Fiori: “Bene decreto legge, ma ancora siamo in emergenza”

Il decreto legge (di cui ancora non è stato reso pubblico l’articolato) approvato ieri in Consiglio dei ministri dovrebbe prevedere misure per la proroga e sospensione dei termini relativi agli adempimenti e ai versamenti tributari e contributivi, la sospensione del pagamento del Canone Rai e la sospensione del pagamento delle utenze per le popolazioni dei Comuni interessati dagli eventi sismici di agosto 2016 e successivi eventi.

“Si tratta di misure – ha dichiarato Marcello Fiori, responsabile Enti locali di Forza Italia – chieste a gran voce dai sindaci e dalle popolazioni colpite dal terremoto che finalmente approdano in un atto legislativo. Da quello che sappiamo però il decreto legge non conterrebbe molte altre misure altrettanto urgenti  sollecitate dagli amministratori pubblici in questi mesi”. Solo per citarne alcune:

1)    La possibilità che nelle politiche di coesione le aree del cratere di cui agli allegati 1 e 2 della legge 229/2016 possano essere ricomprese tra quelle delle Regioni meno sviluppate anche in sede europea;

2)    Correggere la normativa relativa alla Zona franca urbana che esclude i Comuni di cui all’allegato 1 (legge di bilancio 27/12/2017 n. 205);

3)    Consentire nell’ambito dei Piani Attuativi e dei centri storici il finanziamento di quegli edifici non utilizzati ma che per ragioni di continuità del tessuto urbanistico e paesaggistico, dovrebbero essere almeno ricostruiti e completati con le sole finiture esterne;

4)    Semplificare in modo sostanziale le procedure di determinazione dei contributi ponendo in carico ai professionisti le responsabilità degli atti presentati, introducendo rigide operazioni di verifica a campione e severe sanzioni in caso di errori gravi;

5)    Consentire nell’ambito dei Piani attuativi e dei centri storici il finanziamento di quegli edifici non utilizzati ma che per ragioni di continuità del tessuto urbanistico e paesaggistico, dovrebbero essere almeno ricostruiti e completati con le sole finiture esterne;

6)    Avviare una procedura extra Mude di autorizzazione diretta dell’intervento urbanistico e di ricostruzione e consentire dei lavori di ripristino agli edifici con danni lievi che non necessitano di opere di miglioramento sismico e fino alla soglia di Euro 40mila.

“Forza Italia continuerà a impegnarsi – ha concluso Fiori – anche in sede di conversione in legge del decreto, a inserire nel provvedimento tutte quelle misure frutto della esperienza e conoscenza diretta dei problemi segnalate dagli amministratori locali, dalle associazioni di categoria, dai comitati e dai cittadini per far uscire dall’emergenza questi territori straordinari dell’Italia centrale”.

Aggiornato il 30 maggio 2018 alle ore 20:28