L’Europa in bilico

Euro, vincoli eccessivi, patti demenziali, soprattutto emergenza immigrazione e l’Europa scricchiola e vacilla sempre di più. Insomma, a non voler essere bugiardi e ipocriti c’è poco o niente che oggi veda sintonia fra i partner Ue; anzi uno dopo l’altro vengono a galla tutti i vizi d’origine. Per farla breve, non solo ognuno tira acqua al suo mulino, ma dopo anni di strapotere tedesco e franco-tedesco molti Paesi non ci stanno più e si fanno sentire eccome. Ecco perché il sovranismo avanza e si afferma ovunque e perché è sempre più difficile pensare a un futuro con queste regole e questa Unione europea.

Sia chiaro, negli anni la cancelliera Angela Merkel ha fatto il suo gioco e ha potuto farlo perché gli altri si sono piegati, o addirittura inginocchiati, ma da tempo si è capito quanto le cose stessero cambiando e quanto i difetti d’origine fossero sempre più evidenti. Sbagliato infatti partire dalla moneta e dai vincoli economici piuttosto che dalla costituzione di una confederazione di Stati. Sbagliatissimo poi cucire l’Unione europea sulle esigenze esclusive della Germania, trascurando le problematiche di un consesso tanto diverso. Ecco perché a distanza di oltre 15 anni tutto vacilla e tutto lascia intuire una possibile implosione del sistema Europa per come lo viviamo. Certo, Mario Draghi rassicura e conferma l’irreversibilità dell’Euro, ma che volete che dica? Cosa potrebbe affermare di diverso il Presidente della Banca centrale europea? Insomma, siamo seri. In verità Draghi come tutte le persone di buon senso sa bene che senza una serie di riforme profonde nella Ue sarà difficile garantire un futuro certo alla moneta unica e a quello che la circonda.

In quest’ottica, lo scossone inferto da Matteo Salvini sull’immigrazione può essere davvero un catalizzatore di cambiamento in Europa e per l’Europa. Del resto troppo si è tirata la corda, per troppo tempo la Germania e la Francia l’hanno fatta da padroni, troppo infine si è creduto che l’Italia non si svegliasse mai. In conclusione, o si cambia oppure ha ragione Salvini: meglio ognuno per sé e Dio per tutti.

Aggiornato il 18 giugno 2018 alle ore 13:48