Dl dignità, arriva la firma di Mattarella

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato, nella tarda serata di ieri, il testo del Decreto dignità, pronto dunque per la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Prima di diventare esecutivo, però, il decreto dovrà passare per le Camere, che avranno sessanta giorni di tempo per esaminarlo ed eventualmente modificarlo attraverso emendamenti.

Già il prossimo 24 luglio, il provvedimento è atteso alla Camera, come annunciato nella conferenza dei capigruppo. I partiti di maggioranza sono certi che si tratterà di un esame veloce e che il dl verrà licenziato entro il 26 luglio. Ma proprio in Parlamento le opposizioni - Forza Italia in primis - hanno promesso battaglia.

La novità più rilevante riguarda gli stagionali: viene, infatti, inserito un comma che precisa come “i contratti per attività stagionali possono essere rinnovati o prorogati anche in assenza” delle causali, le motivazioni che l’azienda deve fornire per giustificare la proroga dei contratti a termine.

Il decreto dignità è “un decreto sbagliato che toglie lavoro anziché crearlo”. A dirlo è il presidente di Rete Imprese Italia, Daniele Vaccarino, secondo cui “la pur lodevole esclusione della reintroduzione delle causali nei contratti stagionali a tempo determinato non è sufficiente a modificare il nostro giudizio”. “Adesso ci aspettiamo la reintroduzione dei voucher, ottimo strumento improvvidamente cancellato in passato, e confidiamo che il Parlamento raccolga le tante proposte che stanno arrivando dal mondo delle imprese e voglia realizzarle”.

A tale proposito, altra novità è l’apertura ufficiale di Di Maio sui voucher, dopo il pressing della Lega: “Se possono servire a settori come l’agricoltura e il turismo, per specifiche competenze, allora ben vengano”, sottolinea il ministro dello Sviluppo e del Lavoro, “l’unica cosa che chiedo alle forze di maggioranza è quella di evitare abusi in futuro”.

Aggiornato il 13 luglio 2018 alle ore 12:16