Fini e Tulliani a processo per riciclaggio

L’ex presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, è stato rinviato a giudizio per riciclaggio. Il gup di Roma, al termine di una camera di consiglio durata circa tre ore, ha mandato a processo anche la compagna di Fini, Elisabetta Tulliani, il padre e il fratello di quest’ultima, Sergio e Giancarlo, e il Re delle slot machine, Francesco Corallo. Rinviati a giudizio anche altri cinque indagati tra i quali il parlamentare di Forza Italia Amedeo Laboccetta. A seconda delle posizioni, la Procura contesta i reati di associazione a delinquere finalizzata al peculato, riciclaggio ed evasione fiscale.

Nell’indagine ha avuto un ruolo centrale l’operazione di compravendita di un appartamento a Montecarlo, lasciato in eredità dalla contessa Annamaria Colleoni ad Alleanza nazionale. Il processo è stato fissato per il 30 novembre davanti alla quarta sezione penale. I Tulliani – secondo l’accusa – dopo aver ricevuto, attraverso società offshore, enormi trasferimenti di denaro disposti da Francesco Corallo privi di qualsiasi causale o giustificati con documenti contrattuali fittizi, avrebbero trasferito e occultato, con frazionamenti e movimentazioni ad hoc, il profitto illecito dell’associazione utilizzando conti accesi in Italia e all’estero. Il procedimento nasce nell’ambito dell’inchiesta della Dda capitolina proprio sugli affari di Corallo che il 13 dicembre del 2016 aveva portato all’arresto dell’imprenditore e di Giancarlo Tulliani, il cognato di Fini (poi rimesso in libertà su cauzione a Dubai).

Aggiornato il 17 luglio 2018 alle ore 11:53