Diciotti, un coro ipocrita contro Salvini

lunedì 27 agosto 2018


Lo abbiamo attaccato, criticato e pungolato spesso e senza sconti, dunque nessuno provi a parlare di partigianeria con Salvini e con la Lega. Da giorni sul caso “Diciotti” assistiamo ad un linciaggio vergognoso da parte della sinistra, dei radical-chic e dei cattocomunisti, contro Salvini. Sia in Tv che sui giornali, accuse infamanti e linguaggi da trivio espresse da professori, politici e commentatori, che pervasi dal delirio di onnipotenza, non sanno far altro che sputare veleno, bile e sentenze. Parliamo di big, di personaggi autorevoli e anche di mezze calzette trasformate in oracoli, solo dalla fortuna e dalle conoscenze giuste.

Bene, anzi male, Salvini sul caso “Diciotti” ha sicuramente tirato la corda e avrebbe potuto essere più cauto, ma che l’abbia fatto nel pieno rispetto delle sue funzioni e prerogative di Ministro dell’Interno non può esservi dubbio. Del resto è solo per colpa di una politica scellerata sull’accoglienza, sfuggita di mano al centrosinistra, che in questi anni l’immigrazione sia diventata un guaio senza limiti. Inutile fare l’elenco degli errori, delle ipocrisie e degli atteggiamenti servili verso un’Europa fasulla e spregiudicata che se ne buggera di noi e dei nostri problemi, la realtà oggi è quella che è, punto.

Da anni abbiamo lasciato che arrivasse un flusso enorme di sconosciuti, ben sapendo che non saremmo stati in grado di gestirlo, con strutture adeguate e funzionali all’integrazione civile, ecco perché la conseguenza non poteva che essere l’aumento del disagio e dell’insofferenza, dal nord al sud. Sparpagliare per il paese troppa gente disperata, abbandonata a sé stessa, abituata incolpevolmente alla “giungla”, era ovvio che avrebbe provocato guai e reazioni nel territorio. Per questo Salvini ha detto basta con gli sbarchi, soprattutto basta ad una Europa di cafoni e di tromboni, che parlano di unione ma governano pro domo loro, alla faccia della solidarietà e della condivisione.

Ecco perché sono spudorati e ipocriti quelli che accusano Salvini, in nome di un buonismo e di una Caritas, che è solo pelosa e opportunista oltreché demagogica. Per non parlare del comportamento della magistratura, sulla quale l’unico commento, può essere la necessità immediata di una riforma totale dell’ordinamento. Accusare il Ministro di arresto illegale e di sequestro di persona, è da brividi sulla schiena, sia in punta di diritto che di buon senso, punto. Del resto sul tema, verrebbe da chiedersi, come mai le ispezioni ed i blitz non si facciano nei campi Rom, negli edifici occupati, nelle bidonville dei caporalati, dove veramente c’è di tutto e succede di tutto, tanto ai maggiori quanto soprattutto ai minori.

Insomma quando il castello accusatorio si scioglierà come neve al sole, parlamento e maggioranza dovranno pure tenerne conto per mettere all’ordine del giorno il tema della giustizia, è almeno auspicabile, in fondo a buon intenditor…

 

 

 


di Alfredo Mosca