Corruzione: Daspo e agente sotto copertura, pronto ddl

lunedì 3 settembre 2018


È pronto il ddl anticorruzione, che a breve andrà all’esame delle Camere. “Conterrà norme aspettate per anni e non fatte perché la politica aveva paura di farle”, ha annunciato il vicepremier Luigi Di Maio commentando quello che è uno dei provvedimenti-bandiera del Movimento Cinque Stelle.

“Dentro - ha sottolineato Luigi Di Maio - ci sono tutte le nostre grandi battaglie, dal daspo per i corrotti all’agente sotto copertura. Toglieremo le mani dalla marmellata a tanti furbi coperti da altri governi”.

Con la ripresa dei lavori parlamentari, dunque, il disegno di legge - i tecnici del ministero stanno limando il testo in questi giorni - vedrà la luce in una delle prossime riunioni del Consiglio dei ministri. Tra le misure principali contenute nel ddl c’è appunto il daspo per i corrotti, che renderà impossibile per un condannato in via definitiva per corruzione avere a che fare per tutta la vita con la pubblica amministrazione. L’altra novità è l’agente sotto copertura per ‘controllare’ dall’interno eventuali attività criminali e per rendere più efficaci le indagini. Ci saranno inoltre misure sui tempi dei tribunali. E anche lo strumento delle intercettazioni, dopo che la riforma Orlando è stata accantonata, potrebbe essere rivisto e rafforzato.

“Il disegno di legge - ha assicurato da parte sua il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede - farà dell’Italia, che ora è il fanalino di coda, il Paese capofila nella lotta alla corruzione a livello internazionale”.

Bonafede ha parlato addirittura di “una riforma rivoluzionaria. Tutti devono sapere - ha sottolineato - che ci si può fidare nel nostro Paese, che si può investire senza il timore di essere danneggiati da chi usa la corsia preferenziale della corruzione. E che, finalmente, fare i furbi, rivolgersi agli amici degli amici, allungare la mazzetta, sono azioni che apparterranno al passato di questo Paese. Una giustizia che spazzi via per sempre la ‘metastasi’ della corruzione e che si occupi soprattutto del servizio che offre agli italiani”.

La riforma è però destinata a dar discutere e lascia perplessi i penalisti, che da sempre storcono il naso di fronte a idee come l’agente sotto copertura. Sul punto riserve sono state inoltre espressa anche dall’Associazione nazionale magistrati.


di Redazione