Di Battista, l’arma segreta del M5S

Alessandro Di Battista sembra essere pronto a tornare in campo. Parla dal Guatemala dove è in viaggio con il figlio Andrea e la sua compagna Sara. “Per l’establishment l’obiettivo è far credere che Salvini sia Churchill e noi gli sfigatelli che non riusciamo a fare politica. Ma non è così e si vedrà anche sul tema autostrade, che per me è la cosa principale”.

L'ex parlamentare torna a dire la sua e in un intervento alla Festa del Fatto Quotidiano. Parla con Peter Gomez del governo gialloverde senza risparmiare critiche al Carroccio. “La correttezza della Lega, la voglia di cambiare radicalmente le cose si vedrà sul tema della nazionalizzazione autostrade”, dice Di Battista. “Le autostrade devono ritornare a essere gestite dal popolo italiano. È la cosa più grande che può fare questo governo e Luigi ci sta alla grande su questo”.

Quindi rimarca: “Con la Lega salviniana credo si possano rigarantire diritti economici e sociali che sono stati smantellati”. Infine osserva: “Vedremo se è una Lega diversa o se è una Lega maroniana nascosta sotto il volto di Salvini” dice Di Battista. Poi l’affondo: “Io i sondaggi non li ho mai guardati ma vedremo se la Lega sarà ancora al 30%”.

L’ex parlamentare Cinquestelle non risparmia poi stoccate al Pd. “Il Pd non si è voluto neanche sedere al tavolo con noi - osserva - e io dico ‘grazie a Dio’, perché è un partito morto per cui non c’erano alternative a questo contratto”.

Poi sul caso Diciotti: “Trovo che non si possa associare il razzismo con il caso Diciotti. Questi disgraziati non sono stati abbandonati a loro stessi, sono stati salvati, hanno avuto assistenza dei medici a bordo e poi si è combattuta una battaglia diplomatica per la loro gestione”. “Io non ci vedo nulla di sbagliato in questo” prosegue, spiegando che “dobbiamo uscire dalla logica secondo la quale la salvezza dell’Africa sta nell’accoglienza”. “L’Africa ha bisogno di libertà, di sovranità, non delle passerelle e delle accoglienze. Questa è la via che deve portare avanti il M5S e che è diversa dai toni e dalle modalità della lega salviniana”.

Aggiornato il 03 settembre 2018 alle ore 13:39