Migranti, la Germania è sicura: “Patto con l’Italia per i rimpatri”

Pare sia arrivato il tempo dei “respingimenti” avallati dalla Germania. Horst Seehofer nel corso del suo intervento al Bundestag, a Berlino, ha fatto una dichiarazione sorprendente.  

“L’accordo con l’Italia sul rimpatrio di profughi è stato raggiunto”. Seehofer ha aggiunto: “Mancano solo le due firme. Quella del mio collega Matteo Salvini e la mia. Per risparmiare costi di viaggio ci scambieremo i documenti per firmarli ognuno a casa propria. Questo richiederà ancora un paio di giorni. Ma il raggiungimento dell’intesa è un grande successo”. L’annuncio avviene dopo un fitto scambio di pareri e punti di vista solo in apparenza inconciliabili. L’accordo prevede il “respingimento” al confine tedesco di quanti abbiano già fatto domanda di asilo in Italia. Dunque, i migranti tornerebbero in Italia se questa intesa verrà firmata dal ministro dell’Interno italiano. In realtà, questo accordo non può essere annoverato tra le “anteprime assolute”.

Non a caso, la Germania aveva raggiunto patti analoghi con la Spagna e con la Grecia. Ma cosa prevedono esattamente i “respingimenti”? Stando ai precedenti, l’ipotesi è che la Germania non autorizzi l’accesso nel proprio Paese di quei profughi che hanno già avanzato richiesta di asilo politico nei Paesi di primo ingresso nell’Unione europea. Pare che la base dell’accordo con l’Italia si fondi su questo principio. Secondo Seehofer, la fase dei “respingimenti” dei cosiddetti “rifugiati secondari” alle frontiere tedesche rappresenta uno dei reali obbiettivi della nuova fase della politica tedesca in tema di migranti.

Aggiornato il 13 settembre 2018 alle ore 18:29