Il Governo vacilla, l’opposizione non c’è

Il Governo va in pezzi. Ogni giorno di più emerge chiaramente che il programma, sulla base del quale si era formata la coalizione M5S-Lega, specificato in quel grottesco “contratto” era ed è solo un documento dell’inadeguatezza a governare di chi lo ha redatto.

Le iniziative in sé sono da discussione al bar dello sport: mancano della più elementare concretezza e del necessario confronto con la disponibilità dei mezzi. Non si tratta solo dei “vincoli europei”. Matteo Salvini fa la parte di capitan Fracassa. La più facile e la più redditizia presso un elettorato anch’esso da bar dello sport (quello dove tutti sono commissari tecnici della Nazionale) perché si è riservato essenzialmente la funzione di inveire e far chiasso.

A fronte di questa grottesca situazione dovrebbe esservi una crescita del ruolo e del successo dell’opposizione. Ma quale opposizione? Il Partito Democratico dà segni di velleità di ripresa. Ma non sembra uscire dal suo ruolo di inesistenza. Resiste, magari, nei sondaggi. Ma si tratta di quelli che non hanno saputo e non sanno sostituire al renzismo qualcosa di nuovo. La gente, giustamente, vede soprattutto nella Sinistra e nel suo modo di accaparrarsi il potere, la “giustificazione” dell’esplosione populista. Non senza ragione Matteo Renzi, che si presentò come il salvatore d’Italia dal grillismo, in realtà cercò di “tagliar l’erba sotto i piedi a Grillo”. Più che l’antitesi del grillismo, cercò di esserne il concorrente più credibile.

Del resto il populismo dilagante è il prodotto della Sinistra, della sua ambigua cultura. È una sorta di discarica dei suoi rifiuti, dei rottami e dei liquami. Finché non emergerà una forza liberale, che esprima il bisogno di equilibrio e di compostezza, ed al contempo di duro impegno per i diritti civili in un contesto in cui la ragione ed il diritto non abbiano bisogno di camuffamenti, non ci sarà vera, possibile opposizione al degrado cosiddetta populista. E la dialettica politica sarà confinata in un grottesco antagonismo tra populismo di Destra e di Sinistra. Oggi, paradossalmente, l’opposizione è Salvini. E tanto basta.

Nelle radici del nostro Popolo, nelle sue aspirazioni, nella sua storia che ha tratti di grandezza, c’è di meglio. C’è quanto basta a darci forze politiche serie. Possibile che nessuno voglia percorrere questa strada?

Aggiornato il 17 settembre 2018 alle ore 18:07