Fondi Lega, il partito si accorda con i pm

Accordo vicino tra la Lega e la procura di Genova sulla rateizzazione in 76 anni concessa al partito di Matteo Salvini per restituire i 49 milioni di fondi sequestrati. Dopo la sentenza del Tribunale del Riesame che ha dato il via alla caccia al denaro contestato dai pm, i legali del Carroccio presentano la loro proposta ai magistrati.

Il procuratore aggiunto Francesco Pinto ha spiegato ai cronisti che “c’è la disponibilità del movimento di mettere a disposizione della procura della Repubblica somme con cadenza bimestrale di 100 mila euro pari a 600 mila euro l’anno”.

Pinto ha precisato che non si tratta di un accordo, ma di una istanza da parte della difesa che attiene alle modalità di sequestro preventivo ed eseguibile. I pm sembrano essersi accontentati di questa rateizzazione. Nei giorni scorsi si era parlato molto del futuro del partito fondato da Bossi.

Alcuni ipotizzarono un addio al nome e al logo, mossa però smentita dal segretario della Lega. “Non mi faccio condizionare dai giudici”, era stato a grandi linee il ragionamento del ministro dell’Interno. Che evidentemente non intende abbandonare la storia del Carroccio nonostante la svolta “nazionalista” che gli ha impresso.

“I 600 mila euro annui che la Lega metterà a disposizione della Procura di Genova – hanno spiegato Pinto e il procuratore capo Francesco Cozzi - potranno derivare da eventuali affitti dello stabile di via Bellerio e da bilanci certificati a partire dal 2019”.

La procura non incasserà mai meno dei 600 mila euro, considerata la soglia minima. Dunque il partito da Salvini dovrà darsi da fare per trovare da qualche parte la somma da destinare ogni due mesi ai pm.

Aggiornato il 19 settembre 2018 alle ore 11:59