Manovra, è scontro sulle risorse

mercoledì 19 settembre 2018


La manovra infiamma il governo. Matteo Salvini sa bene che dovrà fare i conti con la legge di Bilancio ed è su questo terreno che via xx Settembre si gioca molto del suo futuro. Da un lato i grillini in pressing per il reddito di cittadinanza e per i tagli alle pensioni alte per finanziare le minime, dall’altro la Lega che chiede una vera e propria riforma fiscale con la flat tax e un superamento totale della legge Fornero.

In mezzo a queste pressioni c’è il ministro dell’Economia Tria che di fatto dovrà trovare le coperture per finanziare le misure di grillini e leghisti. Salvini sa che l’Europa vigilerà sull’operato dell’Italia e proprio a Bruxelles il ministro manda un messaggio chiaro: “L’obiettivo è non superare il 3% e non fare quel che fanno molti altri paesi europei”.

Il nodo principale per far fronte alla manovra resta sempre quello di trovare le risorse. È proprio con il ministro dell’Economia, garante della tenuta dei conti pubblici, che insiste la maggioranza 5 Stelle e Lega per ottenere le coperture necessarie a realizzare le rispettive promesse elettorali.

“Nessuno ha chiesto le dimissioni del Ministro Tria, ma pretendo che il titolare dell’economia di un governo del cambiamento trovi i soldi per gli italiani che momentaneamente sono in grande difficoltà. Lo Stato non può più lasciarli soli”, tuona Luigi Di Maio, preoccupato per il rischio di ridimensionamento del reddito di cittadinanza.

Salvini, intanto, mette in cantiere il primo punto della manovra: “Dalle prossime settimane, inizieremo a smontare la legge Fornero perché lo sento come un dovere morale”. Ma i piani di Salvini per la manovra non si fermano qui.

Il ministro parla anche delle clausole sull’Iva e anche in questo caso il destinatario del suo messaggio che parte dagli studi di Di Martedì su La7 è sempre Bruxelles: “La clausola per bloccare l’aumento automatico dell’Iva, che deve essere approvata ogni anno, verrà rinnovata anche nella prossima manovra, ma andrebbe ridiscussa con l’Unione europea. L’aumento dell’Iva quest’anno lo blocchiamo, ma su questi 12mld li ridiscuteremo con Bruxelles: riparlarne ogni anno non ha senso”.


di Redazione