La scelta di Zingaretti

Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, è oramai in piena corsa per la segreteria nazionale del Partito Democratico. In via del Nazareno la confusione è ancora tanta e solo con gli ulteriori sviluppi degli assetti interni a quel partito si potrà avere - almeno per chi assiste dall’esterno all’evolversi della situazione - un quadro più chiaramente delineato.

Indubbiamente, però, le due “pratiche” che sono di fonte al governatore laziale sono assai complicate: la rinascita del Pd da una parte e la guida di una regione assai complicata qual è il Lazio dall’altra. Sarà in grado un sol uomo di gestire contemporaneamente e in maniera soddisfacente i due ruoli?

Qualora la battaglia congressuale lo dovesse vedere vincitore (e, al momento, l’ipotesi sembra essere piuttosto probabile), Zingaretti si dimetterà dalla guida della giunta regionale con tutto ciò che ne consegue o terrà il classico piede in due staffe?

Per carità, le capacità del governatore sono (nel bene o nel male) certamente indiscusse, ma crediamo che il Lazio di tutto abbia bisogno tranne che di un presidente “a mezzo servizio”.

Aggiornato il 20 settembre 2018 alle ore 12:36