Migranti, Panama ferma la nave Aquarius

Panama revoca l’iscrizione dai registri navali dell’Aquarius. Sos Méditerranée e Medici Senza Frontiere sostengono di essere “sconvolte” dalla notizia. Per le due organizzazioni, “questo provvedimento condanna centinaia di uomini, donne e bambini, alla disperata ricerca di sicurezza, ad annegare in mare e infligge un duro colpo alla missione umanitaria di Aquarius”. La cancellazione dell’Aquarius dai registri navali panamensi viene avviata il 21 settembre, “a causa di segnalazioni internazionali ricevute, nelle quali si segnala che l’imbarcazione ha disatteso le procedure giuridiche internazionali in materia di immigrati e rifugiati soccorsi lungo le coste del Mediterraneo”. La nota sul sito dell’Autorità marittima fa riferimento alla nave “Aquarius 2”, denominazione adottata dopo la cancellazione dai registri di Gibilterra di Aquarius. Le ong sono convinte la decisione del governo panamense sia avvenuta “sotto l’evidente pressione economica e politica delle autorità italiane”.

Ma il ministero dell’Interno respinge ogni accusa. Per il vicepremier Matteo Salvini, non è stata fatta “nessuna pressione. Denuncerò per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina chi aiuta gli scafisti. I trafficanti hanno ripreso a lavorare con la collaborazione di qualche Ong. Tra queste Aquarius, che ha intralciato il lavoro della guardia costiera libica, ignorando le indicazioni e dopo aver subito la stessa decisione da Gibilterra, è stata cancellata dai registri navali di Panama”. Frattanto, la portavoce dell’esecutivo comunitario, Mina Andreeva, esprime “solidarietà all’equipaggio. Ma tutti gli attori nel Mediterraneo devono rispettare la legge internazionale”. Secondo Andreeva, “abbiamo riconosciuto e lodato il ruolo cruciale delle Ong. Il nostro obiettivo è chiaro: arginare il flusso della migrazione illegale e sostituirlo con quella legale”.

Aggiornato il 24 settembre 2018 alle ore 16:13