Salvini strappa e Conte ricuce

Il vicepremier Matteo Salvini, parlando da Mezzocorona in Trentino, durante il tour elettorale per le provinciali, non ci sta: “Io sentirò tutti, però inizio ad arrabbiarmi, perché in quel Consiglio dei ministri Giuseppe Conte leggeva e Luigi Di Maio scriveva. In quel Cdm un uomo indicato dai 5 Stelle leggeva, ed è il presidente del Consiglio, e il leader dei 5 Stelle scriveva, ed è Luigi Di Maio”. E aggiunge, “il documento oggetto di scandalo di cui alla Lega e a Salvini non frega nulla è stato letto dal presidente del Consiglio e verbalizzato dal ministro Di Maio. Se non hanno capito, se hanno cambiato idea, se hanno iniziato a litigare - ha ripetuto - è un problema loro. Non può essere il Governo a risentire dei cambi di umore dei Cinque Stelle o delle distrazioni dei 5 Stelle. Noi – insiste siamo persone ragionevoli. Se i 5 Stelle hanno cambiato idea, basta dirlo. Se Roberto Fico e Luigi Di Maio hanno cambiato idea, basta dirlo, noi siamo qui. Se lo spread arriva a 350 perché questi litigano è un problema. Io domani vado a Roma, sereno, riscriviamo e rileggiamo tutto, però, ripeto, la verità è che in quel Consiglio dei ministri Conte leggeva e Di Maio scriveva”.

Quasi immediata la reazione via Facebook del premier Giuseppe Conte: “Il confronto, che a tratti può essere anche acceso, tra le forze della maggioranza non intacca il buon lavoro che stiamo facendo. Andiamo avanti consapevoli della responsabilità che abbiamo - specie nei confronti dei cittadini - di non disperdere le nostre energie e di rimanere concentrati sugli obiettivi che vogliamo raggiungere per il bene del Paese”. E conclude: “Guido un Governo che ha finora dimostrato di saper fare squadra e sintesi e così continueremo a fare”.

 

Aggiornato il 19 ottobre 2018 alle ore 18:20