Governo giallo-verde senza opposizione

Volendo possiamo anche continuare a nascondercelo. Però se l’attuale Governo giallo-verde (in realtà totalmente grigio e non solo per i daltonici) riscuote tanto presunto consenso nel Paese, ciò è dovuto anche alle responsabilità dei partiti dell’opposizione e, tra loro, soprattutto due: Partito Democratico e Forza Italia.

Il primo non è stato capace di trasmettere quel poco che di buono erano riusciti a realizzare i governi presieduti da suoi esponenti. La ciliegina sulla torta, poi, l’ha messa Matteo Renzi che ha scioccamente voluto trasformare un referendum istituzionale in una consultazione su se stesso con gli esiti a tutti noti. E nel frattempo, il partito litiga al proprio interno quasi a dimostrare quanto poco importi il corso della parabola discendente dei suoi consensi. Un atteggiamento masochista che sembra fregarsene anche del digiuno che il loro deputato Roberto Giachetti ha fatto per diverse settimane (e terminato proprio in queste ore) per sollecitare almeno la comunicazione della data del congresso nazionale del partito. In questo mare di scelleratezze, l’unica proposta politica logica sembra essere quella dell’ex ministro Carlo Calenda per un’alleanza repubblicana oltre gli attuali partiti. Ma come tutte le cose sensate che maturano all’interno dell’attuale Pd, anche quella di Calenda sembra essere destinata all’inesorabile fallimento. “Squadra che perde non si cambia” si usa sostenere in gergo sportivo. Ma di quella perdente cosa bisogna farsene? A rigor di logica, cambiarla più o meno in toto.

In Forza Italia, invece, il masochismo impera e quindi la compagine di dirigenti viene ostinatamente riconfermata alla ricerca, forse, del peggior risultato possibile. E se qualcuno prova ad evidenziare il disperato stato del partito (come ha fatto di recente il Governatore ligure Giovanni Toti), ecco i gridolini isterici di chi fa finta di non rendersi conto che, continuando così, Forza Italia è destinata alla scomparsa dal quadro politico “che conta”.

Nel frattempo 5 Stelle e Lega continuano ad imperversare: allegramente dal loro punto di vista, rischiosamente per tutti noi.

Aggiornato il 29 ottobre 2018 alle ore 12:32