A pensar male si fa peccato, ma…

venerdì 2 novembre 2018


Non pensavamo male quando commentavamo dei rischi e dei pericoli sull’alleanza pentaleghista. Era solo buon senso, comunque sia abbiamo azzeccato lo stesso.

La cosa ovviamente non ristora il nostro ego, anzi ci spinge ad insistere perché la Lega chiuda presto questa parentesi. L’Italia non può permettersi altre esperienze sciagurate dopo quelle già vissute da Mario Monti in giù. Del resto per capire la capacità di governo dei grillini basterebbe pensare a Roma; la Capitale sembra tornata al Medioevo con la gente che invoca l’Esercito, la Protezione civile e il Genio militare per ripristinare un po’ di decoro urbano e di manutenzione generale. Ecco perché non serve di pensare male, per concludere sul rischio di un’alleanza spuria e innaturale, che farà danni e nulla più. La finanziaria del resto lo testimonia, lo abbiamo scritto ma forse troppo poco, perché a guardarla bene tra le righe è addirittura peggiore, devasterà i conti e aumenterà le tasse locali.

Infatti, nella disperata ricerca di risorse per coprire le idiozie assistenziali volute dai grillini, è stato tolto il blocco che imponeva un tetto alle addizionali regionali, provinciali e comunali. Dunque aumenteranno non solo le tasse sui giochi e sulle sigarette, ma le addizionali sulla Tasi, sull’Imu e sull’Irpef, alla faccia della riduzione garantita dalla maggioranza. Insomma, siamo allo stato confusionale, tra ciò che si è promesso e ciò che si farà, tant’è vero che anche sul reddito e su quota 100 è previsto uno slittamento per la verifica dei costi. Un pataracchio da far rabbrividire.

Così come fanno rabbrividire le intenzioni di Luigi Di Maio sulla chiusura del più grande centro satellitare militare Usa, in costruzione in Sicilia. Roba da non credere, andarsi a cercare lo scontro anche con gli americani dopo quello con l’Unione europea. Sembra davvero di stare su scherzi a parte, la “logica” grillina è solo quella: distruggere, sfasciare, eliminare, senza ricostruire o programmare nulla. In fondo su Tav e Tap è quello che vediamo, incredibile ma vero.

Per non parlare della giustizia, il silenzio dei grillini è fragoroso, basterebbe pensare al caso “Diciotti”, assistere ad un’accusa inverosimile prima e ad una ovvia archiviazione dopo, per sequestro di persona in capo a Salvini, la dice lunga sui figliocci di Beppe Grillo. Su una assurdità del genere ci sarebbe da fare una commissione d’inchiesta, un’indagine parlamentare, per capire come sia possibile arrivare a tanto pur di fare spettacolo e teatro. Eppure dai grillini nemmeno una parola, ecco perché Salvini si illude quando dice che sulla giustizia serve una riflessione. Quella riflessione, caro Matteo, potrà farla solo col centrodestra e non con i veterocomunisti forcaioli. Riformare la giustizia coi grillini è fantasia caro Salvini, sono peggio dell’Inquisizione, Torquemada gli scucirebbe un baffo, ecco perché deve lasciarli andare al loro destino di manettari e giustizialisti.

Il Paese ha bisogno di un pensiero liberale, repubblicano, laico, di liberaldemocrazia, caro Matteo, l’Italia di cattocomunismo ne ha avuto fino all’intossicazione, molli i grillini e pensi al Paese insieme al centrodestra.


di Alfredo Mosca