Governo gialloverde: l’intesa difficile sui rifiuti

Un accordo sui rifiuti è possibile. Almeno, secondo Matteo Salvini. “Nel contratto è vero che c’è il superamento dei termovalorizzatori, ma intanto siamo nel 2018 e sono sicuro che, come abbiamo fatto in questi mesi, con Di Maio troveremo un’intesa per il bene del Paese. Sono fiducioso e ottimista”, sostiene il vicepremier e ministro dell’Interno alla vigilia del vertice di domani in prefettura a Caserta con il premier Giuseppe Conte e il vicepremier pentastellato Luigi Di Maio sulla Terra dei Fuochi.

Il leader leghista su rifiuti e inceneritori è chiaro: “Non voglio un Paese che torni indietro” ha replicato alle dichiarazioni di Luigi Di Maio e dei pentastellati che intendono chiudere i termovalorizzatori anche in Lombardia. “I rifiuti – ha detto Salvini – ovunque nel mondo significano ricchezza, energia e acqua calda. A Copenaghen inaugureranno un inceneritore con una pista da sci e una parete di arrampicata mentre altrove sono musei, se gestiti bene e controllati bene portano più salute e più economia e quindi sicuramente la Lombardia non torna indietro, anzi l’obiettivo è che anche altre regioni italiane vadano avanti. Non voglio un Paese che torna indietro”.  Per il ministro dell’Interno, “l’obiettivo è bruciare sempre meno e andare sempre meno in discarica e differenziare sempre di più, ma intanto siccome siamo al governo per risolvere i problemi e a Napoli e in Campania pagano la tassa rifiuti come in tutta Italia, è giusto dare a loro questa possibilità, che hanno tutte le altre regioni italiane”.  

Il vicepremier Di Maio è intervenuto dopo la visita all’Its Barsanti di Pomigliano. “Credo – ha affermato – che come sempre alla fine tutte le diversità di vedute nel governo si superano. Quando ci vediamo e ci mettiamo al tavolo alla fine si va sempre va avanti. Ma oggi parlare di inceneritori è come parlare della cabina telefonica col telefono a gettoni. Qualcuno può essere anche ancora affascinato dal vintage ma sempre vintage rimane”.

Per Giuseppe Conte, “in tema di rifiuti, il contratto di governo parla di ridurne la produzione, di aumentarne il riciclo e soprattutto di diminuirne drasticamente l’arrivo”. Il premier pone l’accento sulla tutela del territorio. “Il Piano d’azione per il contrasto dei roghi di rifiuti che verrà sottoscritto oggi, su impulso del nostro ministro all’Ambiente Sergio Costa e con la piena condivisione di tutti i ministri, si baserà su un programma concreto di interventi nella lotta a fenomeni come discariche abusive, interramento di rifiuti, roghi tossici e qualsiasi altra forma di violazione del territorio”.

Aggiornato il 19 novembre 2018 alle ore 16:11