Rompere lo schema europeo che penalizza l’Italia

Il principio intorno a cui costruire l’Europa non è la cristianità ma è la legge. L’Europa è laica e il suo simbolo non è la croce ma la bandiera blu a stelle o l’euro. Io preferisco quest’ultimo, l’euro, ovvero il simbolo della moneta unica, che dà un’identificazione commerciale economica degli Stati membri europei che ne costituiscono il nucleo originario. Impregnare la nuova Europa di simboli religiosi conduce a guardare indietro, al passato, invece che in avanti, conduce cioè ad un rinnovato scontro storico tra religioni – cristiana occidentale ed islamica orientale – che deve risolversi al contrario e differentemente in base alla legge territoriale, vale a dire la legge occidentale europea.

È pertanto la legge, laica, democratica e liberale occidentale il centro e il perno, non solo della nostra identità di cittadini europei, ma la regola grazie alla quale si identifica l’Europa con l’esclusione degli islamici contra legem. Grazie alla cristianità e anche ai suoi numerosi conflitti è sorto l’ideale europeo. Ma è grazie alla legge occidentale comune europea che la nuova Europa si oppone e sopravvive al fondamentalismo islamico e ai fondamentalisti religiosi, qualsiasi essi siano, che la assediano. Di fronte agli omicidi stragisti del terrorismo islamico cresciuto dentro come fuori l’Europa, simbolo dell’Occidente libero e democratico, ci si salva e si sopravvive adoperando e richiamando ciò che è il nostro intimo collante e forza preminente, vale a dire la legge, le nostre leggi dell’Occidente europeo.

La legge occidentale, la nostra legge si articola nel sistema della democrazia che è alla base di ciascuno degli Stati membri d’Europa e dirime le proprie controversie e conflitti in base a questa legge. La cultura che fa “vincere” l’Europa è la legge, che non è né superiore né inferiore ad alcunché, ma è la legge, di per sé oggettiva, occidentale, europea. Ci attende oggi un doppio movimento: l’applicazione ai terroristi e ai fondamentalisti islamici della più rigorosa legge occidentale europea e la rimodulazione e reinterpretazione veritiera dei trattati europei. È necessario rivedere le regole europee che sono state deviate dall’Europa tedesca, oggi franco-tedesca, in nostro sfavore. Per fare questo è necessario che si voti nuovamente in Italia, posto che il contratto dei 5 stelle e della Lega oggi al governo, non è stato votato dagli italiani.

In Italia i parlamentari cinque stelle sono più o meno tutti alla seconda e per loro ultima legislatura possibile, e sono letteralmente terrorizzati dal fatto di dovere andare a casa per di più privi di reddito di cittadinanza per sé. La Lega, che avrebbe tutto da guadagnare al nuovo voto elettorale, evita con tutte le sue forze, digerendo qualsiasi cosa pur di rimanere al governo e al potere. Ma i voti della Lega sono il risultato del centrodestra unito, non del solo Carroccio. È necessario tornare al voto con forza e determinazione, per esprimere nuove forze politiche in grado di parlare in maniera riformatrice a nome dell’Italia in Europa.

Aggiornato il 17 dicembre 2018 alle ore 11:36