Riconoscere l’idiota

L’imbecillità si crede geniale, dunque, non esiste idiota che sappia d’essere idiota. Anch’io spero di non essere idiota, tuttavia sarei più accorto se evitassi di redigere questo pezzo che però scrivo perché mi gratifica la speranza di dare un aiuto, anche infinitesimale, a rendere la società un po’ più libera dall’oppressione degli idioti.

In tema di politica, mi riferisco all’idiota che, tra il popolo, si sente furbo e illuminato; questo tipo d’idiota è presuntuoso e fa più danno di quanti, tra i politici di ruolo, sono disonesti e parassiti; è insomma il classico elefante nella cristalleria. Potrebbe esistere e persistere un’intera classe di sfruttatori “onorevoli eletti”, senza una moltitudine di sprovveduti tra il popolo? Evidentemente no, però è più facile “estirpare” un politico parassita, che convincere un idiota alla riflessione. La politica, come la vita, è una partita a scacchi e non un grossolano scontro a gavettoni. Intelligenza, capacità di riflessione e d’attesa, libertà del dubbio e virtù simili, sono oggi stuprate dalla presunzione e dalla veemenza di chi ritiene di non avere dubbi su nulla; quando incontri un permaloso col “volume alto”, sei davanti ad un idiota.

Sebbene adoperi pochi vocaboli e pochi concetti, l’idiota che tratta di politica è verbalmente incontinente; non sa scegliere di tacere e la sua polemica non finisce mai, mai e mai. Il pronome personale “Io” (maiuscolo), è la parola che adopera di più e ripete fino all’ossessione frasi del tipo: “Io parlo chiaro e non ho paura di nessuno”; “Io dico sempre quello che penso e non mando mai a dirlo”; “solo così si può risolvere la questione”; e via di questo passo; come spiegargli che il problema non è dire ciò che si pensa, ma pensare a ciò che si dice?

L’idiota crede di non dovere imparare mai, dunque insegna soltanto e pontifica; non ha dubbi, è un “duro” e nulla lo piega; confonde le parole con i fatti, ma dice sempre “fatti e non parole”; cerca di zittire tutti, ma sostiene sempre che “tutti hanno diritto di parola”; fa della libertà d’opinione il trionfo della democrazia però, nonostante sia più vicina al cervello, collega sempre la lingua al fondoschiena.

Straripa di certezze e difficilmente un confronto d’opinione può dare luce al suo cervello; qualora nasca o diventi ricco, si ritiene collegato direttamente a Dio. In politica, parla sempre di “concreto e subito”, ovvero della realtà meno reale che ci sia, fatta eccezione per i rarissimi casi di vittoria col “gratta e vinci”.

Gli idioti “abbaiano” su tutto e sviliscono ogni tentativo di fare squadra; nonostante la loro veemenza, hanno recondite paure e cercano in ogni modo di denigrare gli altri. La nascita può riservare tanti limiti ma, se non nasci idiota, la fortuna è già dalle tua parte.

Aggiornato il 24 gennaio 2019 alle ore 17:12