Diciotti, Salvini sarà sentito presto dalla Giunta del Senato

Sul caso Diciotti, Matteo Salvini sarà sentito entro sette giorni dalla Giunta per le Immunità del Senato. Nel corso della riunione, il presidente forzista Maurizio Gasparri ha proposto al ministro dell’Interno Matteo Salvini di presentare una memoria. “Mi sono limitato a illustrare le procedure – ha dichiarato Gasparri – e ora valuteremo ai sensi della Costituzione se ci sono reati ministeriali e se dobbiamo autorizzare o meno a procedere. La nostra non è un assemblea politica. Io, una volta ascoltati tutti, da relatore farò una proposta. Poi voteremo”.  La decisione della Giunta è prevista entro il 23 febbraio. Vale a dire un mese dopo la richiesta del Tribunale dei ministri di Catania.

Ieri sera era arrivata la dichiarazione di Giuseppe Conte. “Sulla vicenda Diciotti – ha detto del premier – è stata seguita la linea politica del governo. Quindi mi assumo la piena responsabilità politica di quello che è stato fatto. Non sarò certo io a suggerire ai senatori cosa votare, saranno i senatori che giudicheranno la linea politica del governo. Se avesse ritenuto illegittima la linea seguita, sarei intervenuto”.

Carlo Sibilia, sottosegretario all’Interno, ai microfoni di “Circo Massimo”, su Radio Capital, a proposito dell’autorizzazione a procedere per Matteo Salvini sul caso Diciotti ha detto che “questo voto non metterà in discussione la tenuta del governo. Non c’è nessun dramma che sottende a questa vicenda. Certo, va fatta una riflessione tecnica all’interno della giunta, se il caso va in aula il Movimento cinque stelle non ha mai negato a nessun politico il processo, la ricerca della verità è positiva per tutti, in aula voteremo assolutamente sì”.

“Andiamo a vedere perché la procura di Catania archivia e il tribunale dei ministri no”, ha sottolineato Mario Giarrusso, capogruppo M5s nella Giunta. Frattanto, il sindaco di   Mineo Giuseppe Mistretta ha detto che “le scelte di un governo debbano essere giudicate dagli elettori e la vicenda della Diciotti è stata una decisione di carattere politico di tutto il governo. Penso   che Salvini non possa risponderne da solo. Se c’è stata una violazione di norme e se sono stati lesi diritti ritengo che a risponderne debba essere l’intero esecutivo”.

Ieri, davanti alle telecamere di “Porta a porta”, su Rai Uno, l’altro leader dei pentastellati, Alessandro Di Battista, ha detto la sua a proposito della vicenda Diciotti-Salvini. “Credo proprio – ha dichiarato – che voteremo sì all’autorizzazione a procedere: poi cercheremo una soluzione tutti assieme. A Salvini consiglio di rinunciare all’immunità”. “L’assunzione di responabilità del premier è un atto importante”.

Aggiornato il 30 gennaio 2019 alle ore 13:28