Tav, va avanti lo scontro Lega-M5s

Il braccio di ferro tra Lega e Cinque stelle sulla Tav continua. La maggioranza sembra letteralmente paralizzata dallo scontro. La questione sull’Alta velocità Torino-Lione è esplosa in Parlamento. Danilo Toninelli ha bloccato l’ingresso di Marco Ponti a Montecitorio. Il ministro delle Infrastrutture e dei Traporti ha vietato al presidente della commissione incaricata di analizzare i costi e i benefici dell’opera di essere ascoltato alla Camera. Al momento, i grillini e i leghisti non sono ancora riusciti a trovare un accordo. Secondo fonti vicine ai pentastellati, le “posizioni sono inconciliabili”. Domani il vicepremier Matteo Salvini andrà al cantiere di Chiomonte, in Val di Susa, per sostenere la Tav. Di più. Esprimerà la propria solidarietà agli agenti “oggetto di violenze” da parte dei No-Tav. Indispettito da quella che giudica un’invasione di campo, Toninelli ha attaccato frontalmente il ministro dell’Interno.

“I conti di Salvini sono sbagliati”, ha detto. Secondo Alessandro Morelli, presidente leghista della Commissione permanente Trasporti della Camera, “Toninelli ha paura che venga resa nota l’analisi costi-benefici ormai ferma da mesi al ministero dei Trasporti. Teme la reazione del Paese”. Per l’ex ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, “Toninelli nasconde la fantomatica analisi perché ha paura della democrazia e della verità”. Nel frattempo, il presidente dell’Assolombarda Carlo Bonomi, incontrando il premier Giuseppe Conte, ha rappresentato una posizione chiarissima. “Non solo noi – ha detto Bonomi – ma anche tutte le altre associazioni d’impresa chiedono di sbloccare la Tav e le altri grandi opere pubbliche”.

Aggiornato il 31 gennaio 2019 alle ore 16:09