I 5 Stelle hanno perso la bussola

Perdere una partita è una cosa. Perdere la bussola è un’altra. Ma talvolta chi perde la partita finisce per perdere anche la bussola.

Questo pare sia accaduto a Sara Marcozzi, candidata presidente del Movimento 5 Stelle alle Regionali Abruzzesi. Arrivata tardi al Comitato elettorale dei pentastellati domenica sera quando erano già chiari i risultati, ha dichiarato che è stata una “sconfitta della democrazia” e ciò per il fatto che era stato permesso ad otto liste create poco prima delle votazioni di partecipare alle elezioni.

Pare dunque che per la candidata delusa del partito di Luigi Di Maio dovrebbe essere vietato il sopravvenire di nuove formazioni politiche, imponendo loro di far da semplici spettatori per alcuni anni. Se alle elezioni avessero partecipato solo i Cinque Stelle essa sarebbe presidente della Regione. Questo pare sia il suo strano modo di concepire le elezioni e la democrazia. Ed i suoi propositi e forse quelli dei suoi. Fuori dai piedi tanti candidati e tante liste. Bisogna “permettere” di partecipare alle elezioni solo a chi deve vincerle.

Evitando di sprecare tempo. La partecipazione degli “inutili” dell’ultima ora non è però, come ritiene la stizzosa avvocatessa abruzzese, la sconfitta della democrazia. Semmai la sconfitta è rappresentata dal fatto che candidati con un comprendonio capace di partorire certe incredibili tesi, anche se non da soli, siano tra i candidati.

Aggiornato il 13 febbraio 2019 alle ore 10:28