La giustizia che fa politica uccide se stessa

Avrebbe potuto mai un titolare di società cooperative che fallivano a ripetizione andare al Governo del Paese democraticamente eletto dagli italiani? Detta in maniera diversa: Matteo Renzi mai eletto, che si arrabattava a sbarcare il lunario consegnando in notturna giornali alle edicole, facendo lavorare in nero gli “impiegati” – immigrati e non – titolare di società con mamma e papà che a turno fallivano e per le quali la famiglia metteva su ad arte combinazioni societarie onde sfruttare i contributi pubblici per sé, avrebbe mai potuto venire scelto dai sinistri come rappresentante da sottoporre al voto popolare alle elezioni? E, soprattutto, con quel background difficile e dubbiosamente in regola, sarebbe egli stato mai votato dagli italiani?

La risposta è no. Renzi non avrebbe mai potuto essere al governo, se si fosse controllato bene e soprattutto fatto votare agli italiani regolarmente ad elezioni democratiche. L’elezione di chi governa da parte degli italiani deve essere non solo conditio sine qua non per guidare l’Esecutivo. Solo chi è eletto dal popolo ha la forza e la legittimazione necessaria per difendere noi tutti dagli attacchi ripetuti e frequenti della magistratura politicizzata, per lo più di sinistra. Se infatti ad essa si contrappone un eletto regolarmente e democraticamente del popolo italiano, è arduo per un giudice politicizzato tentare di farsi pubblicità perseguendo il politico. Una giustizia all’assalto del potere politico squalifica se stessa.

Così, la giustizia non è più giustizia. Ma, piuttosto, non-giustizia politicizzata. Nessuna credibilità alla giustizia e ai giudici politicizzati d’assalto, come quelli di Tangentopoli per intendersi. Un giudice non dovrebbe mai assaltare un ministro eletto nel pieno delle sue funzioni, come ad esempio Salvini. Che da ministro dell’Interno si batte contro l’immigrazione irregolare in Italia. Nel nostro Paese è necessario ristabilire i rapporti tra i tre sistemi – Esecutivo (governo), legislativo (Parlamento), giudiziario (magistratura) – stigmatizzandone gli sconfinamenti irregolari degli uni e degli altri, e riportando ordine. La non giustizia che assalta la politica è un boomerang contro la giustizia stessa, e contro lo Stato.

Aggiornato il 21 febbraio 2019 alle ore 16:40