Europee, Berlusconi: “Nuova alleanza tra popolari e sovranisti illuminati”

Silvio Berlusconi lancia il suo manifesto politico in vista delle Europee. Il Cavaliere, firmando una lettera pubblicata sul Corriere della Sera, sostiene che ci sia “bisogno di una nuova Grande alleanza per la libertà. Oggi come mai l’argine dei moderati deve fermare l’onda del populismo sterile, bloccare lo tsunami di una forsennata corsa alla delegittimazione alimentata quotidianamente da continue scaramucce amplificate dai social e rilanciate da tutti gli organi di informazione”.

Il leader di Forza Italia auspica “un’Europa diversa, alla quale popolari, liberali, conservatori, ‘sovranisti illuminati’ possono lavorare insieme. Un’Europa capace di riunificare l’Occidente che solo se ritornerà unito e forte potrà resistere alla sfida egemonica globale messa in campo dalla Cina comunista”. Dopodiché, Berlusconi ricorda l’importanza del 25 aprile, “Festa della nostra libertà e della nostra democrazia”.

Dieci anni fa, sottolinea l’ex premier, “da presidente del Consiglio celebrai questa ricorrenza nella cittadina abruzzese di Onna, ferita due volte, dalla violenza della rappresaglia nazista nel 1944 e dal terremoto di poche settimane prima. In quella occasione, espressi l’augurio che la stagione dell’odio fra italiani fosse definitivamente superata. Quell’augurio è lontano dall’essere realizzato”.

Secondo Berlusconi, “una nuova stagione di odio, di risse, di egoismi, a volte alimentata persino anche da chi ci governa, pone in grave pericolo l’Italia proprio nel momento in cui siamo più deboli, mentre ci giochiamo il nostro ruolo in Europa e nel mondo per gli anni a venire, e con esso il benessere e la libertà delle generazioni future”.

Per il Cavaliere, “sull’Europa si affacciano le lugubri ombre del passato, quelle delle divisioni e dei nazionalismi che hanno portato a due guerre laceranti, che hanno devastato il nostro Continente e lo hanno reso marginale nel mondo”.

Berlusconi è convinto che sull’Italia si addensino “ombre non meno minacciose: quelle della crisi economica che si aggrava ogni giorno di più, e quelle che derivano dal nostro isolamento in un’Europa a noi indifferente se non ostile. Occorre ricostruire il sentimento dell’unità fra italiani, non in nome di anacronistici sovranismi nazionali, ma per giocare un ruolo decisivo nel costruire una nuova Europa, capace di un vero ‘sovranismo’ europeo”.

Aggiornato il 24 aprile 2019 alle ore 13:18