Salvini sul 3 per cento: “Me ne fregherò dei vincoli Ue”

Matteo Salvini gioca al rialzo, in vista dello sprint finale per le Europee. Il leader leghista sostiene che, “se serve, il rapporto deficit-Pil può e deve sforare il 3 per cento”. Al Corriere della Sera arriva a dire che, “tra il dire ‘Me ne frego’ dei vincoli e il dire ‘Non faccio niente’, perché questa è l’alternativa, io sceglierò di fregarmene”.  Intanto, stamani si registra l’apertura in rialzo a 281 per lo spread. Questo dato e la posizione di Salvini hanno arroventato ulteriormente il clima nel governo gialloverde.

Tant’è vero che Luigi Di Maio ha accusato l’alleato di far aumentare lo spread. “Ogni giorno – attacca il capo grillino – sento dalla Lega minacce di far cadere il governo. Ma per me questo governo deve andare avanti, dobbiamo continuare per cambiare un Paese in Italia e in Europa”. Secondo Di Maio, “in queste ore so che ci sono tante fibrillazioni per lo spread, per queste dichiarazioni del leader della Lega sul 3 per cento. Io voglio far aumentare lo stipendio degli italiani con il salario minimo orario, non lo spread e mi aspetto una risposta il prima possibile dalla Lega”.

Il vicepremier legista ha parlato a Radio Capital dei “continui attacchi del ministro Di Maio. No problem. Mi dispiace che faccia così. Io non gli rispondo. Amen. L’agenda del ministro dell’Interno – aggiunge – fortunatamente è abbastanza densa da non avere tempo per rispondere a queste cose”.

Intanto, due report di Unicredit e uno di Mps sostengono che “le parole di Matteo Salvini hanno provocato il balzo dello spread degli ultimi due giorni fino a sfiorare, oggi, quota 290”. Per la banca milanese, “i Btp sono stati sotto pressione dopo i commenti di Matteo Salvini sul deficit”. Per Mps, “rimangono sotto pressione i Btp dopo alcune dichiarazioni del vicepremier Salvini, sul fatto che il governo potrebbe sforare il deficit del 3 per cento con la prossima legge di bilancio”.

Aggiornato il 15 maggio 2019 alle ore 13:52