Salvini sul 3 per cento: “Me ne fregherò dei vincoli Ue”

mercoledì 15 maggio 2019


Matteo Salvini gioca al rialzo, in vista dello sprint finale per le Europee. Il leader leghista sostiene che, “se serve, il rapporto deficit-Pil può e deve sforare il 3 per cento”. Al Corriere della Sera arriva a dire che, “tra il dire ‘Me ne frego’ dei vincoli e il dire ‘Non faccio niente’, perché questa è l’alternativa, io sceglierò di fregarmene”.  Intanto, stamani si registra l’apertura in rialzo a 281 per lo spread. Questo dato e la posizione di Salvini hanno arroventato ulteriormente il clima nel governo gialloverde.

Tant’è vero che Luigi Di Maio ha accusato l’alleato di far aumentare lo spread. “Ogni giorno – attacca il capo grillino – sento dalla Lega minacce di far cadere il governo. Ma per me questo governo deve andare avanti, dobbiamo continuare per cambiare un Paese in Italia e in Europa”. Secondo Di Maio, “in queste ore so che ci sono tante fibrillazioni per lo spread, per queste dichiarazioni del leader della Lega sul 3 per cento. Io voglio far aumentare lo stipendio degli italiani con il salario minimo orario, non lo spread e mi aspetto una risposta il prima possibile dalla Lega”.

Il vicepremier legista ha parlato a Radio Capital dei “continui attacchi del ministro Di Maio. No problem. Mi dispiace che faccia così. Io non gli rispondo. Amen. L’agenda del ministro dell’Interno – aggiunge – fortunatamente è abbastanza densa da non avere tempo per rispondere a queste cose”.

Intanto, due report di Unicredit e uno di Mps sostengono che “le parole di Matteo Salvini hanno provocato il balzo dello spread degli ultimi due giorni fino a sfiorare, oggi, quota 290”. Per la banca milanese, “i Btp sono stati sotto pressione dopo i commenti di Matteo Salvini sul deficit”. Per Mps, “rimangono sotto pressione i Btp dopo alcune dichiarazioni del vicepremier Salvini, sul fatto che il governo potrebbe sforare il deficit del 3 per cento con la prossima legge di bilancio”.


di Mino Tebaldi