Nicola Zingaretti e Matteo Renzi si scambiano segnali di intesa sul futuro del Partito Democratico. L’ex segretario ha ieri, da una parte, ribadito la propria “lealtà”, dall’altra ha detto che a suo giudizio il centrosinistra può vincere se guarda al centro e non a sinistra.

In risposta, Zingaretti ha rassicurato Renzi di stare lavorando a una coalizione che parli “anche ai moderati” e che dialoghi con movimenti che dal basso stanno sorgendo contro il Governo giallo-verde. Renzi, dopo il comizio a Milano con Carlo Calenda, ha organizzato una iniziativa a Roma a sostegno di due esponenti Dem a lui vicini, Simona Bonafè e Nicola Danti, durante la quale ha insistito sulla propria “lealtà”, sottolineando come si stia spendendo in questa campagna elettorale nonostante non sia candidato: “È una esperienza incredibile”, ha detto mentre i militanti presenti gridavano “Matteo devi tornare”.

L’altro messaggio all’attuale leadership del partito riguarda il futuro del Pd: “È evidente - ha detto l’ex segretario in una intervista a Qn - che prima delle prossime politiche occorra riorganizzarsi. Bisogna guardare a un centrosinistra moderato, perché la nostra storia e tutto il mondo insegnano che le elezioni noi le vinciamo al centro, non a sinistra”. Andare oltre il Pd? “È una discussione che deve aprire Zingaretti”, risponde. Zingaretti ha ribadito che gli interlocutori per la futura coalizione sono +Europa, Italia in Comune e anche i Verdi, benché non si sia riusciti a fare una lista unica alle Europee. Quanto a La Sinistra di Fratoianni, ha osservato Zingaretti, “è lei a non starci”. In ogni caso si tratta di una coalizione non costruita “sugli schemini” o sulle “sigle del passato”. Ma è a quel “popolo” che sta reagendo all’autoritarismo di Matteo Salvini che guarda Zingaretti, il quale cita i professori e gli studenti che spontaneamente hanno reagito alla sospensione della professoressa di Palermo. A questi guarda per far andare il Pd alle europee “ben oltre il 20 per cento”, perché “questa volta non ci si può astenere, davanti a quello che sta accadendo”. “L’intervista di oggi (ieri, ndr) a Renzi - ha poi detto Zingaretti - la considero un grande successo personale, ci vuole un nuovo centrosinistra dice lui, come ho sempre sostenuto, con la rinuncia all’autosufficienza del Pd. Dobbiamo raccogliere anche una parte di Italia moderata”. E magari spetterà a Renzi parlare a quest’area.

Aggiornato il 30 maggio 2019 alle ore 18:50