Antimafia: “Berlusconi è impresentabile”, ma il Cavaliere contrattacca

Per la Commissione parlamentare antimafia Silvio Berlusconi “è impresentabile”. Il Cavaliere è “in compagnia” di altri quattro candidati alle Europee. Secondo il codice di autoregolamentazione le candidature non conformi, che riguardano soggetti rinviati a giudizio o con dibattimento in corso, sono – per Forza Italia – quella di Berlusconi, imputato per corruzione in atti giudiziari e con dibattimento in corso al tribunale di Roma e Milano; Giovanni Paolo Bernini, condannato a marzo dal Tribunale di Bologna per corruzione e per atto contrario a doveri ufficio e prescrizione per induzione indebita a dare i promettere utilità; Salvatore Cicu, imputato per riciclaggio e con dibattimento in corso. Diversa è la situazione di Pietro Tatarella, in carcere e coinvolto nell’inchiesta sulle tangenti a Milano. Quest’ultimo ha fatto ricorso al tribunale del Riesame ed è in attesa dell’esito. Per questo è definito “sub iudice” dalla commissione Antimafia. Emanuela Florino, di Casapound Italia, è invece imputata per associazioni sovversive e banda armata e con dibattimento in corso.

Ma il Cavaliere, ospite del programma Dritto e rovescio, in onda su Rete 4, va al contrattacco: “Come impresentabile ho avuto più di duecento milioni di voti da quando sono sceso in politica, e avrò dei milioni di voti anche domenica prossima. Vorrei ricordare che non c’è un governo che contro la mafia abbia fatto più del mio, e cioè indurire il 41 bis, arrestare 1296 presunti mafiosi, 32 latitanti su 34 e confiscato oltre 25 miliardi di beni della Mafia, quindi se c’è qualcuno che è andato contro la Mafia quello sono stato io”.

Stamattina, Berlusconi, in un’intervista alla Stampa parla anche di questioni meramente politiche. “A Salvini – ha detto – è mancato l’equilibrio e, in qualche caso, il buonsenso”. Il fondatore di Forza Italia ha detto che a Salvini, come premier preferirebbe Antonio Tajani, che “da presidente del Parlamento Ue, si è fatto apprezzare da tutti i capi di governo, anche della sinistra, e cambierebbe il nostro rapporto con l’Europa da così a così”.

Berlusconi confessa di aver provato “una grande delusione” per l’alleanza di Salvini con i Cinquestelle e, aggiunge che “tutti i dirigenti della Lega con cui siamo in contatto la pensano esattamente come me” ed è convinto che “per scongiurare un declino già iniziato”, il leader della Lega dopo le elezioni sarà costretto a dargli retta.

Intervistato anche dal Messaggero, Berlusconi riporta il tema del governo di Roma al centro della campagna elettorale: “Soffre il fatto di essere stata mal governata per troppi anni, ridotta in queste condizioni, fatta oggetto di una rissa elettorale fra Lega e Cinque Stelle” e “Salvini in campagna elettorale sta dicendo molte cose, non tutte da prendere sul serio. In ogni caso noi siamo garanti del profondo rispetto e della grande attenzione verso Roma del futuro governo di centro-destra”.

In un’intervista alla Sicilia, rimarca il ruolo di Forza Italia: “Siamo l’anima e la spina dorsale del centro-destra, siamo il baluardo dei valori cristiani e delle idee liberali, del nostro modello di civiltà occidentale. Come nel 1994, vogliamo salvare l’Italia da un pericolo: allora quello della sinistra post-comunista, oggi quello di una sinistra altrettanto pericolosa, statalista e forcaiola, ma con l’aggravante del dilettantismo e dell’impreparazione, rappresentata dai 5 Stelle”.

Aggiornato il 24 maggio 2019 alle ore 13:28