A.A.A. Ministro Infrastrutture e Trasporti cercasi

martedì 11 giugno 2019


Dopo cinque anni di assenza dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Governo Italiano offre un posto di ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti a soggetti in possesso delle seguenti specifiche attitudine:

  1. esperto in organizzazione di pubbliche amministrazioni con particolare attenzione alla identificazione dello staff di supporto (capo di gabinetto, capo ufficio Legislativo, segretario particolare)
  2. disposto a rivedere gli atti programmatici del Dicastero fermi all’anno 2014 e in molti casi bloccati senza alcuna motivazione
  3. disposto a rivedere strumenti completamente inutili in quanto già disponibili in passato quali le analisi costi benefici relativi in particolare alle tratte ferroviarie ad alta velocità Brescia – Verona e Verona – Padova, nonché la linea ferroviaria Torino-Lione
  4. conoscitore degli strumenti di pianificazione nazionale e internazionale come il Piano generale dei Trasporti, il Piano Strategico delle Reti Trans European Network (Ten – T) e il Piano One Road One Belt
  5. conoscitore dei programmi comunitari quali quelli relativi al Fondo di Coesione e Sviluppo nonché lo stato di avanzamento dei Programmi Pon e Por
  6. conoscitore delle tecniche e delle modalità di accesso alle risorse finanziarie previste sia nella Legge di Stabilità, sia nelle Leggi pluriennali di spesa
  7. conoscitore delle procedure di affidamento delle opere anche in casi particolari come quelli relativi alle formule di Partenariato Pubblico Privato
  8. conoscitore del Titolo V° della Costituzione in modo da interagire funzionalmente e istituzionalmente con i vari organismi regionali
  9. informato in modo adeguato delle funzioni e delle attività svolte dalla Conferenza Stato Regioni
  10. conoscitore delle norme che regolano il trasporto pubblico locale e delle risorse annuali che lo Stato eroga per il mantenimento in esercizio delle varie reti locali
  11. conoscitore degli strumenti programmatici e strategici relativi ai Contratti di Programma delle Ferrovie dello Stato e dell’Anas e delle procedure di approvazione degli stessi
  12. conoscitore del valore dei contratti tra lo Stato ed il privato in particolare di quelli relativi alle concessioni autostradali
  13. consapevole, non ideologizzato, delle effettive distinzioni tra il concetto di rendita pubblica da monopolio e rendita privata;
  14. esperto del controllo economico e procedurale che la Costituzione rilascia al ministero delle infrastrutture e dei trasporti e non alle autorità di settore;
  15. cosciente della necessità di incentivare la ricerca e lo sviluppo tecnologico
  16. informato delle funzioni e delle competenze delle Autorità di Sistema Portuale e controllo delle procedure di copertura degli investimenti pubblici in tali ambiti territoriali
  17. informato della validità strategica di appositi organismi come il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici presso il Dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Commissione preposta alla Verifica di Impatto Ambientale (Via) presso il ministero dell’Ambiente
  18. informato del ruolo e delle attività della Conferenza dei Servizi cui vanno sottoposti gli elaborati progettuali prima di essere inoltrati al Cipe
  19. informato degli strumenti e delle attività che competano al Dipartimento per Programmazione Economica (Dipe) e in particolare alle modalità di inoltro delle proposte progettuali da sottoporre al Cipe
  20. informato delle funzioni e delle competenze della Corte dei Conti soprattutto per quanto concerne la registrazione delle Delibere di approvazione dei progetti da parte del Cipe
  21. informato del ruolo e delle funzioni del Commissario per i progetti relativi agli assi ferroviari ad alta velocità Napoli – Bari e Palermo Catania
  22. conoscitore delle attività legate al comparto della logistica con particolare attenzione sia al complicato ed articolato mondo dell’autotrasporto, sia a quello relativo ai grandi e medi impianti interportuali
  23. disposto a sottoporsi ad un ciclo di lezioni per la conoscenza dettagliata dello stato di avanzamento di alcuni valichi come quelli lungo l’asse Torino-Lione, il Terzo Valico dei Giovi, il tunnel del Lötschberg, il tunnel delle Ceneri, il tunnel del San Gottardo ed il tunnel del Brennero (in corso di realizzazione)
  24. disposto a sottoporsi ad un ciclo di lezioni per apprendere le finalità del nuovo Decreto legge 32/2019 relativo al Codice degli Appalti e alle procedure mirate a sbloccare i cantieri fermi da cinque anni
  25. cosciente che le azioni di chi gestisce un Dicastero hanno un impatto immediato sui sottosistemi economici e che le migliori azioni sono quelle avviate oggi per migliorare il futuro domani.

Lo Stato e la Repubblica italiana fanno presente che trattasi di un concorso difficile ed impegnativo e, dopo il lungo vuoto di professionalità e di conoscenze ritiene che in assenza di tali competenze trasferirà alla Presidenza del Consiglio tutte le funzioni.

Purtroppo è solo una speranza, è solo uno sfogo per ricordare ancora una volta il vuoto che ha caratterizzato un Dicastero che aveva grandi occasioni per produrre ricchezza nel Paese sfruttando la mobilità delle persone delle cose e delle idee e per incidere sulla crescita e sullo sviluppo del Paese. Ora speriamo non in un nuovo Ministro ma almeno che l’attuale Ministro e i suoi attuali collaboratori leggendo i vari punti compiano un atto di umiltà e almeno cerchino di recuperare il vuoto gestionale che ha caratterizzato i cinque anni passati e, soprattutto, evitino di continuare a preferire la piena stasi, la completa atarassia per non commettere errori, di continuare a trovare soluzioni normative ad hoc buone solo per costituirsi alibi. Sappiano che il più grande errore, per il quale verrà il tempo della rendicontazione, è stato proprio il loro innamoramento al “non fare”.

(Tratto da Stanze di Ercole)


di Ercole Incalza