Valga per tutti

Al posto di Giuseppe Conte avremmo risposto all’Europa con un semplice telegramma con su scritto “valga per tutti”, piuttosto della solita letterina che alla fine conta poco o niente.

Tanto è vero che questo tormentone annuale rientra sempre, da una parte l’Unione europea si contenta di un po' di fanfaluche, dall’altra noi scriviamo sapendo che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Il problema vero della procedura, infatti, non è la sanzione, che non c’è stata mai, ma la sfiducia dei mercati, un attacco al debito sovrano, quello sì che fa paura.

Sia come sia, la liturgia non cambia, è sempre uguale, prima sbagliamo e poi siamo costretti a pietire e a negoziare al ribasso, colpevolmente. Qui non si tratta solo di economia, ma di potere politico contrattuale, quello che ci è mancato sempre, dalla nascita dell’Euro ad oggi. Per carità, che il debito sia colpa nostra non v’è dubbio, come non v’è sulle previsioni taroccate e sulle finanziarie scellerate, su questo l’Europa non c’entra, semmai ne approfitta, ma è proprio ciò che dovremmo scongiurare attraverso il potere contrattuale, se lo avessimo.

Perché il nodo è sempre lo stesso, nella Ue siamo in 28, ma a contare e decidere sono solamente Francia e Germania, quest’ultima in primis, ecco il motivo per cui il vero cambiamento sarebbe di ridurre l’asse franco-tedesco ad un primus inter pares. Solo così si potrebbe iniziare a parlare di modifica dei patti, delle regole, delle condizioni sulla moneta unica, altrimenti è aria fritta.

Figuriamoci se quei volponi, imperialisti e opportunisti, si lascino impaurire da uno strillo di Matteo Salvini e dei grillini, non è successo con Silvio Berlusconi e con Giulio Tremonti, pensate voi con Giovanni Tria e Giuseppe Conte. L’asse fra galli e teutonici ha sempre posto e disposto a piacimento, sia gli uni che gli altri hanno sforato, violato, aggirato in ogni modo le regole, senza che nessuno alzasse un dito; insomma, nel silenzio di tutti gli è stato consentito di fare come volessero. Del resto l’euro nasce così, a immagine tedesca con la complicità della Francia, e noi che per primi avremmo potuto e dovuto farci sentire, allora sì metterci a strillare, abbiamo taciuto è accettato anche un cambio demenziale lira-euro.

Come se non bastasse, anno dopo anno, pur di avere in cambio un po' di tolleranza a fronte dei conti sballati e dell’incoerenza, siamo stati costretti a sorvolare su tutto, a far finta di non vedere lo strapotere ingiusto dei due Paesi “bravi”. Ecco perché oramai siamo arrivati a tanto, viceversa se alla prima infrazione della Francia e della Germania avessimo puntato i piedi e intimato l’alt, altra storia ci sarebbe stata, per noi e per gli altri partner, inutile girarci intorno.

Per questo seppure in ritardo, ma meglio tardi che mai, Conte anziché la letterina farebbe bene a mandare un telegramma secco con scritto sopra “ok, ma valga per tutti”, a partire da chi si è preso il timone dell’Europa approfittando della scelleratezza altrui. Solo così si inizierebbe un ragionamento sull’intero impianto dell’euro e della Ue; ecco perché servirebbe quel potere contrattuale di cui questo Governo non ha né l’ombra e né l’idea. Oltretutto grazie alla demenzialità politica grillina, ci siamo pure inimicati Donald Trump sulla via della Cina, altro che strette di mano per vedere la Casa Bianca, ma solo da lontano…

Aggiornato il 20 giugno 2019 alle ore 11:22