Sea-Watch 3, indagata la capitana Carola Rackete

Carola Rackete è stata indagata. La capitana della Sea-Watch 3 risulta iscritta nel registro degli indagati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e per rifiuto di obbedienza a nave da guerra, secondo quanto previsto dal codice della navigazione. L’iscrizione da parte della Procura di Agrigento, è stata fatta dopo l’acquisizione dell’annotazione della Guardia di Finanza.

Sulla Sea-Watch 3, che lo scorso 12 giugno aveva soccorso 53 migranti in zona Sar libica, la situazione sta diventando drammatica, come ha denunciato l’equipaggio. Dopo diversi permessi a scendere per questioni mediche a bordo rimangono ora 40 migranti. A 48 ore dall’ingresso nelle acque territoriali italiane, la nave resta ancora bloccata a mezzo miglio dal porto di Lampedusa e la situazione rischia di rimanere in stallo ancora a lungo.

Matteo Salvini sostiene che sulla nave della ong siano presenti “un equipaggio fuorilegge e un comandante fuorilegge che vanno fermati, arrestati e espulsi. C’è una nave che continua a non rispettare regole, leggi e buon senso. Quindi mi aspetto multe, sequestri, arresti, blocchi, allontanamenti e mi aspetto anche che l’Unione Europea dia cenno di esistenza in vita. Ma visto che mi fido fino ad un certo punto mi dicano come, dove e quando andranno queste 40 persone”.

Secondo Salvini “se la Ue fa quel che deve fare l’Olanda fa quel che deve fare. Non do suggerimenti alla magistratura italiana ma se io o chiunque altro non rispondessimo a un alt dei carabinieri loro ci fermano, ci arrestano e ci sequestrano il mezzo. Se tutti fanno il loro dovere, il caso si chiude entro qualche ora e gli italiani tornano a occuparsi di altro e non di un’associazione privata, straniera e fuorilegge che se ne frega delle regole e tratta esseri umani come merce di scambio”.

Il presidente della Camera, il grillino Roberto Fico ha detto che non crede ci sia “nessuna emergenza migrazione in questo momento. Quindi 40 persone a bordo di una nave non possono essere un problema per il Paese. Senza dubbio, l’Europa deve esserci vicina, ci vuole forte condivisione europea e spero che gli Stati si facciano avanti il prima possibile”.

Il deputato del Pd Matteo Orfini, durante una diretta Facebook dalla nave Sea-Watch 3, ha detto che si tratta di “una situazione pazzesca: si vede il porto di Lampedusa e siamo bloccati su questa nave. L’unica responsabilità di queste persone è quella di essere state salvate perché rischiavano di morire. Un conto sono le contestazioni che fanno a noi, e ci difenderemo, altra cosa è parlare di chi ha sofferto e continua a soffrire in modo atroce”.

Orfini sottolinea che “stiamo assistendo ad un gioco politico che serve a Matteo Salvini e al governo per mostrare i muscoli sulla pelle dei più deboli. Noi non dobbiamo rassegnarci, ma serve lottare per non far passare nel paese una lettura razzista della vicenda. Oggi devono sbarcare, questa storia non deve durare un giorno in più”.

Intanto, la Finlandia ha dato la sua disponibilità ad accogliere otto migranti dalla Sea-Watch 3. Si apprende dall’ufficio del primo ministro, Antti Rinne.

Aggiornato il 28 giugno 2019 alle ore 13:34