Csm sospende Palamara da funzioni e stipendio

venerdì 12 luglio 2019


E alla fine Luca Palamara è stato sospeso. Il magistrato romano, ex presidente dell’Anm, indagato per corruzione a Perugia, è stato fermato. È quanto ha deciso la Sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura, che lo ha sospeso dalle funzioni e dallo stipendio. Il tribunale delle toghe ha così accolto la richiesta avanzata dal Procuratore generale della Cassazione Riccardo Fuzio.

Sul caso Palamara ruota la bufera sulle toghe che si è scatenata intorno alla magistratura. Finora sono quattro i togati che hanno deciso di dimettersi dal Csm.

A Palamara viene contestato di aver violato i suoi doveri di magistrato per le vicende al centro dell’inchiesta di Perugia, dove è accusato di aver messo le sue funzioni di magistrato a disposizione dell’imprenditore e suo amico Fabrizio Centofanti, in cambio di viaggi e regali.

Al magistrato, che intanto aveva chiesto il trasferimento al tribunale dell’Aquila, sarà comunque corrisposto un assegno “alimentare”. Il provvedimento di sospensione è impugnabile davanti alle Sezioni Unite civili della Cassazione. Non a caso Palamara e i suoi legali hanno deciso di presentare ricorso. “Impugneremo sicuramente” ha detto il suo legale, l’avvocato Benedetto Marzocchi Buratti. Palamara ha dichiarato che continuerà a difendersi “nel processo”.


di Lia Faldini