Sicurezza bis, Salvini lancia l'ultimatum ai grillini

Il decreto Sicurezza bis è stato bloccato. Ora Matteo Salvini punta sugli emendamenti sulle forze dell’ordine e lancia l’ultimatum ai grillini. “O passa questo testo – minaccia – o è un problema grosso per il governo. O ci sono questi emendamenti o non si va avanti. È una questione di principio”.

Già ieri sera, in diretta Facebook, dal tetto della sua abitazione romana, il ministro dell’Interno aveva tuonato sugli emendamenti del decreto Sicurezza bis. “Se c’è qualcosa che mi ha fatto incazzare oggi – ha detto – è che qualcuno sta cercando di bloccare gli emendamenti per le forze dell’ordine al decreto Sicurezza bis. Se non rientrano questi emendamenti i lavori non riprendono”.

Il gruppo pentastellato alla Camera sottolinea piccato, in una nota: “Siamo costretti a ribadire: sul decreto Sicurezza bis non c’è alcun problema politico. C’è condivisione sul testo base e c’è pieno accordo di maggioranza sugli emendamenti”. Poi è la volta del ministro grillino per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro. “Basta attacchi alle Camere – sostiene – gli emendamenti al decreto Sicurezza, firmati anche dal M5s, vengono vagliati come da prassi e alcuni sono già stati riammessi. Salvini lo sa, lavori alla riformulazione dei testi invece di fare la vittima. Noi siamo al fianco delle forze dell’ordine”.

Il leader leghista, naturalmente, rilancia e propone un emendamento della Lega “per mandare in galera le criminali incinte. Spesso vengono utilizzate per furti e borseggi, sicure dell’impunità. La pacchia deve finire”. Il testo è all’esame delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera ma, ad un certo punto, l’iter si ferma sull’ammissibilità degli emendamenti. In particolare, si bloccano proprio quelli che riguardano le proposte di modifica delle forze dell’ordine. Per i presidenti delle commissioni, non coerenti con il decreto. Salvini va su tutte le furie e attacca direttamente il presidente della Camera Roberto Fico.

“Pasti per i poliziotti, straordinari per i vigili del fuoco, vestiario per la polizia di Stato, assunzioni di personale della polizia locale, destinazione di immobili pubblici a presìdi di polizia. Sono gli emendamenti proposti al decreto Sicurezza bis e per ora incredibilmente bloccati dal presidente della Camera Fico – dichiara il vicepremier leghista –. In questo modo, Fico non rende un buon servizio alle forze dell’ordine e alla sicurezza del Paese. Sono proposte coerenti col decreto Sicurezza bis e tutte già finanziate. Così rischiamo di perdere risorse già disponibili”. Fico replica a sua volta, indirettamente. “Spiace – sostengono fonti vicine alla presidenza – per la confusione del titolare del Viminale riguardo al funzionamento delle Camere. Al momento la presidenza della Camera non ha ricevuto nessun emendamento e nessun ricorso sugli emendamenti, che sono oggetto del vaglio che i presidenti di commissione competenti svolgono in piena autonomia”.

Dopo il tira e molla le due delle proposte di modifica sono riammesse all’analisi delle Commissioni. Secondo Giuseppe Brescia, presidente pentastellato della commissione Affari costituzionali della Camera, “per il Movimento 5 stelle non c’è nessun problema politico, si sta creando questo caso ma per noi non esiste”. È un modo per ricucire lo strappo con l’alleato leghista. Ma non basta. “Sono e sarò sempre a fianco delle forze dell’ordine – spiega Fico su Facebook –. Qualcuno oggi dice che ho preso una decisione politica, quella di bloccare delle proposte a favore delle forze di polizia. Dice il falso e fa propaganda, o semplicemente ignora come funziona la Camera”.

 

 

Aggiornato il 12 luglio 2019 alle ore 16:48