Caro ministro, l’avevamo detto, per lei tira un’ariaccia, puzza di bruciato, cali subito il jolly e vada al voto, ci dia ascolto. Ma è mai possibile che sia solo lei a non capire nulla? Possibile che dal caso Diciotti a quello Siri, da Arata a Rixi, dal caso dei 49 milioni a quello clamoroso di oggi, lei ancora non abbia capito? Guardi noi non crediamo alla Spectre, ai complotti, ma dall’esperienza sappiamo che la politica e la democrazia vivono di azioni e di reazioni. E siccome da noi a sinistra ci hanno abituato a tutto, siamo cresciuti fiutando anche il sospetto.

Ecco perché le chiediamo possibile che nulla le dica nulla? Inoltre, lei capitano, ha sbagliato tutto, barca equipaggio e orientamento, per cui ministro non faccia il guascone e se vuole uscirne cambi direzione, adesso. La storia di questo nostro Paese è piuttosto strana. Un politico dovrebbe conoscerla a menadito, le inchieste a orologeria, l’uso politico della giustizia, i conflitti della magistratura, i poteri forti, mica l’abbiamo inventati noi. Se ne parla da decenni. Possibile che dagli anni Novanta in poi, da Craxi ad Andreotti per finire a Berlusconi, la storia non le abbia insegnato niente? La sinistra caro Salvini, i cattocomunisti sono come i gatti, hanno gli artigli e sette vite.

A sinistra più perdono e più diventano cattivi, lo chieda al Cavaliere che ne ha subite di tutti i colori fino ad essere cacciato dal Senato per via di un diabolico cavillo sulla “Severino”. Insomma, le gioiose macchine da guerra da noi sono come l’araba fenice, se sentono odore di centrodestra vincente fanno scattare la qualunque. Ecco perché alla fine lo stesso Cavaliere è stato “impacchettato”, e lei Salvini, con rispetto, vicino a Silvio è un nano politico. Eppure, di fronte a questi fatti lei che fa? Sta coi grillini che di sinistra sono, si fida del consenso senza metterlo all’incasso, fa il guascone col telefonino, attacca Forza Italia che è un alleato, senza capire che per la sinistra e per Beppe Grillo, lei è oramai un “ricercato politico, un pericolo conclamato”.

Ministro, è lei l’obiettivo, la vogliono impacchettare politicamente, se va bene. Guardi il caso di Carola Rackete, gli onori che stanno conferendo alla “capitana” sono solo siluri contro di Lei. Ecco perché dalla stampa alle tivù l’hanno presa di mira. Lei ha contro tutto il soccorso rosso. Alla Francia, alla Germania, alla Ue e a tutti quanti di Carola non gliene frega un tubo. È contro di lei che agiscono. E i grillini, begli alleati, anziché aiutarla e sostenerla ci mettono il carico da undici. I pentastellati amici suoi, dietro le quinte hanno chiuso l’accordo col Pd. Il premier che è di sinistra e Mattarella che è un democristiano di sinistra, secondo lei a cosa pensano? Dia retta, si svegli.

Guardi Salvini, che anche Renzi ottenne il 41 per cento e fu la sua fine. Perché proprio quell’exploit lo condannò alla morte politica. E stava a sinistra. Pensi un po’ lei che sta a destra, se non si sbriga a rompere, che fine le prepareranno. Come se non bastasse, lei si è voluto infilare in questo cul de sac per ottenere flop, sberleffi e contentini. Parliamoci chiaro, lei non ha portato a casa niente, sulle tasse, sulla Fornero, sulla giustizia, ma anche sull’immigrazione il grosso del risultato è l’effetto di Minniti.

Caro Matteo, il Russiagate è un brutto affare, sa di ciliegina sulla torta. Noi siamo garantisti, ma i grillini e i cattocomunisti sono forcaioli. La vogliono intortare, magari portare in tribunale. E lei da sprovveduto, glielo sta lasciando fare. Ministro, non perda tempo, perché di qui all’autunno è bello e cotto. Riunisca il centrodestra, compresa Forza Italia, che le serve come il pane, giochi il suo jolly, apra la crisi e chieda il voto. Dia retta, l’uomo avvisato è sempre mezzo salvato.

 

 

 

 

 

 

 

 

Aggiornato il 15 luglio 2019 alle ore 12:24