Effetto Renzi, Conte teme per la tenuta del governo

mercoledì 18 settembre 2019


Matteo Renzi annuncia la fondazione di Italia viva e Giuseppe Conte non la prende bene. Il premier teme che Renzi possa terremotare la stabilità del governo giallorosso. Conte ha confidato il proprio infastidito stupore ai più stretti collaboratori, “per la scelta dei tempi dell’operazione”.

Il primo ministro ha manifestato le proprie perplessità al capo dello Stato. Ma Sergio Mattarella pare abbia mostrato freddezza rispetto all’operazione di palazzo compiuta da Renzi. Il presidente della Repubblica è interessato quasi esclusivamente alle scadenze economiche e agli impegni internazionali del Paese.

“I parlamentari – ha detto ieri sera Renzi davanti alle telecamere di Porta a Porta – li ho lasciati tutti a Zingaretti. Basta con questa cosa che se faccio una cosa io c’è sempre un retropensiero”. Bruno Vespa gli ha ricordato il controllo dei gruppi parlamentari. Ma per Renzi “è una balla”. Poi l’ex dem ha aggiunto: “Sono più di 40 i nostri parlamentari, saranno 25 deputati e 15 senatori e ci sarà un sottosegretario, non due”.

Secondo Renzi, “questa legislatura arriva al 2023 e deve eleggere il nuovo presidente della Repubblica. Al tavolo non mi siedo né con Zingaretti né con Di Maio, per me vale il programma di governo e sono impegnato a sostenere il governo. Ora per questo governo ci saranno consensi in più, non in meno”.

Per il senatore di Italia viva, “lasciare il Pd sarà un bene per tutti, anche per Conte, il partito è diventato un insieme di correnti, manca una visione sul futuro”. Eppure, l’ex premier non ha spiegato le ragioni che lo hanno portato alla mini scissione. Pare abbia un solo obiettivo. “Voglio passare i prossimi mesi a combattere Salvini non a difendersi dal fuoco amico”. Dopodiché, ha lanciato la sfida proprio al leader legista. L’ex ministro dell’Interno ha accettato il duello tivù. Si confronteranno la prossima settimana, sempre su Rai Uno, nel salotto di Vespa.


di Andrea Di Falco