Tajani: “Fi resti compatta e riporti la gente a votare”

lunedì 23 settembre 2019


Antonio Tajani predica l’unità del centrodestra e auspica una nuova vita per Forza Italia. Dopo la convention di Viterbo dal titolo “L’Italia e l’Europa che vogliamo”, il vicepresidente forzista si mostra soddisfatto e dice di aver trovato le risposte che il partito cercava. Si è trattato di una tre giorni “per riflettere sulla nostra identità, sulla libertà che per noi è la chiave di tutto. La libertà che lega il nostro passato con il futuro di Forza Italia. Ed è la libertà che ci chiede anche il ceto medio. Milioni di persone che non vanno più a votare perché sono deluse dalla politica e soffocate da una pressione fiscale costante”.

Secondo Tajani, al governo Conte bis “partono dalla tassa sulle merendine e finiranno per colpire i patrimoni. E, intanto, il ceto medio diventa sempre più basso. Piccoli e medi imprenditori, agricoltori, statali, pensionati tartassati. Per questo ci siamo riuniti”. Tajani non teme che qualcuno di Forza Italia possa andare via. “Ci sono milioni di elettori – sottolinea – che non vanno più a votare e invece hanno diritto di avere un punto di riferimento. E questa è Forza Italia con i suoi valori: la centralità della persona, le radici cristiane, la solidarietà, la sussidiarietà. Certo che il partito è compatto, non ci sono correnti”. 

Per il vicepresidente di Forza Italia, alla gente “non interessa chi cena con chi. Interessa che tutti remiamo nella stessa direzione per risolvere i problemi. A Viterbo, ho percepito tanto entusiasmo. Perciò dobbiamo puntare ad allargare i nostri consensi. Lo spazio c’è, ma bisogna avere il coraggio di dire chi siamo. Patrioti e non sovranisti, europeisti convinti ma mai sottomessi alla burocrazia comunitaria”.

Secondo il senatore di Forza Italia Francesco Giro, “la kermesse di Viterbo con Antonio Tajani è stata bella, intensa e viva. Abbiamo discusso di tutto, abbiamo affrontato la realtà, quella globale e quella nostra, italiana. Abbiamo coinvolto amministratori del territorio e tanti dirigenti nazionali. Centinaia di presenze a confronto e oltre mille per la giornata finale. E ora io credo, ed è un mio personale convincimento già noto e dichiarato più volte, che si possa davvero lanciare il ticket Tajani-Carfagna”.


di Lia Faldini