Manovra, nuove tensioni nella maggioranza giallorossa

Il Governo vive ore di ansia per la legge di Bilancio. Il vertice politico tenutosi a Palazzo Chigi aveva l’obiettivo di rasserenare la maggioranza giallorossa. All’incontro hanno partecipato il premier Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, oltre ai capidelegazione: Luigi Di Maio, M5s; Dario Franceschini, Pd; Teresa Bellanova, Italia Viva; Roberto Speranza, Leu.

Si è discusso dei 400 milioni in più per il taglio del cuneo fiscale sul primo anno: da 2,6 a 3 miliardi nel 2020 da destinare alle buste paga dei lavoratori fino a 35mila euro. D’altro canto, i 5,3 miliardi del 2021 potrebbero essere divisi tra lavoratori e imprese. Poi 600 milioni per l’abolizione da subito del superticket sanitario da 10 euro.

Si è anche parlato dell’assegno unico da 240 euro al mese per ogni figlio, con la creazione del “Fondo famiglia” operativo già nel 2020, in cui far confluire 10-12 bonus esistenti. Il deputato renziano Luigi Marattin avverte che “Italia viva propone l’abolizione totale di quota 100: i risparmi vadano all’assegno per i figli. Pensiamo alle famiglie!”.

Ma Di Maio fa sapere che “Quota 100 non si tocca. Faremo muro. Io non creo altri esodati. Il Movimento cinque stelle non farà mai quello che ha fatto Elsa Fornero”. Per la ministra pentastellata del Lavoro Nunzia Catalfo, “Quota 100 scade nel 2021 e va portata a termine senza modifiche”.

Aggiornato il 14 ottobre 2019 alle ore 13:56