Dolcetto o scherzetto? Meglio l’elmetto

Altro che Halloween con dolcetto o scherzetto. Cari amici, comprate un bell’elmetto perché stavolta tutti gli italiani dovranno dare zuccate al muro per trovare i soldi delle tasse che pioveranno a raffica. Insomma, un bell’ elmetto servirà comunque.

Del resto che volete, questo Governo ha fiducia in noi, crede nella nostra capacità di sopportare ogni ipocrisia, ogni bugia e ogni persecuzione fiscale per la salvezza nazionale, pensavamo che con Mario Monti fosse finita, ma per carità, è in arrivo una terribile spremuta. La maggioranza dell’umanesimo sociale non solo fino all’ultimo litiga per studiare la mazzata fiscale, ma si dimostra ancora più creativa per fare cassa addosso a noi e compensare l’Iva.

Prepariamoci dunque ad affrontare un 2020 che sulle tasse e sulla mortificazione di ogni libertà economica sarà tra i peggiori della storia, dalle bibite alle merendine, dai contanti alla casa, dal gasolio alla plastica, dalle detrazioni alle compensazioni, dai ticket alle sigarette, per finire ai giochi e alle ulteriori certificazioni, tombola. E adesso qualcuno che ha voluto impedire che vincesse il centrodestra, ci venga ad illustrare le ragioni dei vantaggi e dei miglioramenti per lo sviluppo, l’economia, per gli investimenti, per la coesione sociale, per la voglia di fare impresa, di favorire consumi e spesa privata.

Ci stanno sotterrando, ci controlleranno peggio che nei soviet, ci vogliono obbligare a campare come dicono loro, vogliono spingerci a cambiare il modo di pagare, consumare, bere, mangiare e viaggiare, altro che Greta Thunberg e i sogni frantumati, qui siamo alla modifica obbligata del pensiero. Oltretutto dimostrano di essere zero in economia, perché non sanno che le limitazioni, i vincoli, le complicazioni, gli obblighi e le persecuzioni fiscali, conducono esattamente all’effetto opposto dello sviluppo, dei consumi, degli investimenti, della voglia di fare dei contribuenti.

Insomma, sembra che l’esperienza Monti non gli sia servita, ecco perché parliamo dell’elmetto, ecco perché diciamo che la sinistra la povertà anziché sconfiggerla la crea, l’economia al posto di stimolarla la distrugge, ecco perché dal Paese con questo Governo chi riesce fugge via. Adesso è chiaro dove troveranno i soldi per l’Iva, per fare assistenzialismo, per aumentare lo statalismo e il clientelismo, li trovano spremendoci col loro comunismo, con quell’idea sconfitta dalla storia che ogni buona regola dell’economia invita a cancellare dalla memoria.

Qui non si tratta di essere prevenuti sulla maggioranza, si tratta di realismo per uscire dalla crisi; come si può pensare di stimolare il Pil con le tasse, con il lavoro improduttivo, con le mancette elettorali, con i vincoli su tutto, aumentando la burocrazia, i controlli, col terrore della fiscocrazia. Quale scellerato potrebbe investire, assumere, spendere, lanciarsi in un progetto produttivo, infilarsi nel mercato immobiliare, aprire una bottega, con un governo che tassa, spia, stimola la nullafacenza, aiuta le banche e pensa alla cadrega.

Con questi signori avremo paura dei contanti, di sbagliare una compensazione, di fare una detrazione, una dichiarazione, di comprare una bottiglietta o un pacchetto plastificato come tutto ciò che è in vendita nel supermercato. La lotta alla plastica è una scusa. Del resto in tanti anni ci hanno riempito di plastica per tutto, ci hanno convinto sul mattone e spinti ad acquistare diesel, e adesso cosa fanno? Ci tassano sulla plastica, sulla casa e sul gasolio perché hanno deciso di combattere il petrolio dopo aver tolto di mezzo il nucleare, bell’affare.

Il Governo non ha un’idea di sviluppo, della lotta alla burocrazia che per certi versi è peggio dell’evasione, della semplificazione e delegificazione, della riduzione dello Stato che è una follia di inefficienza. Altro che alleanza della coerenza, comprate l’elmetto e portate pazienza, se volete…

Aggiornato il 15 ottobre 2019 alle ore 11:32