Avvocati in Costituzione? No, grazie

Il ministro Alfonso Bonafede vuole conquistarsi le simpatie degli avvocati mettendo “l’avvocato in Costituzione”. Espressione sballata che dovrebbe significare che nella Costituzione della Repubblica verrebbe menzionata, con qualche frase ad effetto, la funzione dell’avvocato.

Grazie. Anche ammesso che sia in buonafede. Ne facciamo a meno. “Essere in Costituzione” e di fatto fare gli zimbelli della casta dei Magistrati collaborando a fornire ai clienti una giustizia dell’“uso alternativo” significa prenderci in giro.

La Costituzione non è fatta per prendere in giro i cittadini e gli avvocati non sono fatti per accettare prese in giro. Grazie, signor Bonafede, abbiamo altri gusti.

Aggiornato il 18 ottobre 2019 alle ore 11:12