Legge elettorale, si discute il proporzionale “corretto”

La maggioranza giallorossa discute la legge elettorale. Il Pd è favorevole a un modello simile a quello spagnolo, ma il leader di Italia Viva Matteo Renzi è fortemente contrario. Il M5s promuove il sistema tedesco. Leu è per il proporzionale ma con una soglia non troppo alta. Il primo incontro di maggioranza si è tenuto oggi pomeriggio. L’obiettivo è arrivare entro fine anno ad una proposta condivisa da presentare in Parlamento.

Ma sono numerosi gli ostacoli lungo la strada. Il capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali della Camera Stefano Ceccanti, sostiene che il confronto odierno sarà utile a definire “il perimetro entro cui muoverci”. È del tutto evidente, infatti, che le forze politiche che sostengono il Conte bis abbiano orizzonti politici diametralmente opposti.

Sono soltanto due i punti fermi: un sistema proporzionale, ma con correttivi che garantiscano governabilità e stabilità. Nicola Zingaretti dice no ad un modello elettorale proporzionale puro. In realtà, il Pd non ha ancora assunto una posizione ufficiale sul tema. All’interno del partito le istanze sono molteplici, come sempre. Romano Prodi e Walter Veltroni, i fondatori del partito, non vorrebbero abbandonare del tutto il maggioritario. Il vicesegretario Andrea Orlando non disegna un sistema simile a quello spagnolo, con una soglia di sbarramento piuttosto alta.

L’idea non troverebbe contrario Luigi Di Maio, che guarda con favore ad un proporzionale con lo sbarramento al 5 per cento. Leu condivide l’ipotesi proporzionale, ma invoca delle soglie accettabili. Italia viva è ferma sul maggioritario. Ma, secondo fonti vicine alla neonata formazione renziana, non direbbe no ad un proporzionale corretto.



Aggiornato il 13 novembre 2019 alle ore 21:49