Renzi contro la magistratura: “Decide cosa è politica e cosa no”

“Sulla Fondazione Open è stato violato il segreto d’ufficio”. Lo ha detto nell’Aula del Senato Matteo Renzi nel dibattito sul finanziamento ai partiti. “Non è uno stato di diritto questo, siamo alla barbarie”. Secondo l’ex premier “la magistratura pretende di decidere cosa è un partito e cosa no. E se al Pm affidiamo non già la titolarità dell’azione penale ma dell’azione politica, questa Aula fa un passo indietro per pavidità e lascia alla magistratura la scelta di cosa è politica e cosa non lo è”. Per Renzi, un fatto è certo: “Non ci faremo processare nelle piazze”, ha detto citando Aldo Moro sul caso Lockeed nel dibattito sul finanziamento della politica.

“Avere rispetto per la magistratura – ha continuato il leader di Italia viva – è riconoscere che magistrati hanno perso la vita per il loro impegno. A loro va il massimo rispetto. Ci inchiniamo davanti a queste storie. Ma a chi oggi volesse immaginare che questo inchino diventi una debolezza del potere legislativo si abbia la forza di dire: contestateci per le nostre idee o per il Jobs act ma chi volesse contestarci per via giudiziaria sappia che dalla nostra parte abbiamo il coraggio di dire che diritto e giustizia sono diversi dal giustizialismo”.

Nel suo intervento, Renzi ha citato un discorso pronunciato da Bettino Craxi nell’Aula di Montecitorio nel 1992. “Craxi disse: ho imparato ad avere orrore del vuoto politico. Di questo discutiamo, non di finanziamento illecito ma di debolezza della politica”.

Aggiornato il 12 dicembre 2019 alle ore 16:59