Sondaggi: Lega e Italia Viva in flessione, ma nessuno ne approfitta

I sondaggi politici rappresentano un’istantanea sulla situazione politica italiana. Sono confermate le recenti difficoltà di Matteo Salvini e Matteo Renzi, con un calo sia della Lega che di Italia Viva nell’ultima settimana. Ma non riesce ad approfittarne nessuno, né a destra né a sinistra, con pochi aumenti dei consensi tra tutti gli altri partiti. La rilevazione effettuata da Index Research per Piazza Pulita, trasmissione di Corrado Formigli, de La7, evidenzia il calo della Lega che perde mezzo punto percentuale in una settimana e si attesta al 32,2 per cento. Dietro guadagna pochissimo il Pd (+0,1 per cento) e si attesta al 19,2 per cento, mentre il Movimento 5 stelle rimane stabile al 16,2 per cento. Invariato anche il dato di Fratelli d’Italia (9,8 per cento), mentre Forza Italia guadagna lo 0,1 per cento e passa al 6,7 per cento. Tra gli altri partiti, figurano +Europa all’1,5 per cento, i Verdi all’1,9 per cento, Cambiamo all’1,1 per cento, Azione all’1,8 per cento e gli altri partiti di sinistra che facevano parte di Leu alle ultime elezioni politiche al 2,8 per cento.

Per quanto riguarda le coalizioni, il vantaggio del centrodestra rimane ampio, nonostante un lieve calo: l’alleanza formata da Lega, Fdi e Fi è in discesa dello 0,4 per cento ma raggiunge, comunque, il 48,7 per cento. Mentre la coalizione oggi al governo (M5s, Pd, Iv, Leu) non va oltre il 42,8 per cento. Gli altri partiti sono invece in salita e si attestano in totale all’8,5 per cento. Agli intervistati è stato chiesto anche se M5s e Pd debbano rimanere alleati fino al 2023: risponde di sì il 50,6 per cento del campione, no per il 34,7 per cento, non si esprime il restante 14,7 per cento.

Il sondaggio condotto da Tecné per Quarta Repubblica, su Rete 4, e diffuso lunedì 9 dicembre, mostra una Lega in difficoltà, che si attesterebbe al 34,1 per cento. Un sintomo sono forse le manifestazioni delle sardine, sempre molto partecipate, e l’oggettiva impossibilità per Matteo Salvini di riempire come prima le piazze. Nel momento in cui è stato realizzato il sondaggio non si conoscevano ancora gli ultimi sviluppi dell’indagine sui 49 milioni condotta dalla Procura di Genova. Per cui è presto per valutare gli effetti di questi eventi sulla fiducia dei potenziali elettori. Ma è un fatto che in questa settimana la rilevazione sul Carroccio ha un segno meno (-0,6 punti percentuali rispetto alla settimana scorsa).

Grande balzo in avanti per Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, che tocca ormai la doppia cifra, e che avrebbe il 10,3 per cento, se si votasse oggi. FdI è ancora una volta l’unico partito del centrodestra che può vantare una crescita: in questo caso il guadagno è stato di 0,8 punti percentuali rispetto alla scorsa settimana. Perderebbe invece lo 0,2 per cento Forza Italia: il partito di Silvio Berlusconi verrebbe scelto solo dall’8 per cento del campione sondato (Una settimana fa era all’8,2 per cento).

Per quanto riguarda la maggioranza, nessuno dei partiti al momento riesce a convincere l’elettorato. il Movimento 5 stelle (15,6 per cento) sembra non riuscire a invertire la tendenza negativa della scorsa settimana: perde infatti lo 0,2 per cento rispetto all’ultima rilevazione. Va giù anche il Pd di Nicola Zingaretti che, secondo i sondaggi diffusi nella trasmissione di Nicola Porro, si attesterebbe attorno al 18,6 per cento con una flessione negativa, rispetto al 2 dicembre, dello 0,4 per cento. Non crescerebbe neppure Italia Viva, che avrebbe il 4,0 per cento (-0,1).

La Supermedia YouTrend per Agi di questa settimana registrerebbe, rispetto a due settimane fa, un calo di un punto percentuale per la Lega di Matteo Salvini, ora al 31,7 per cento. YouTrend è la media ponderata dei sondaggi nazionali sulle intenzioni di voto realizzate dagli istituti Emg, Ixè, Demos, Euromedia, Noto, Swg e Tecnè.

Il Carroccio subirebbe la perdita più ingente, ma sarebbe anche in calo, restando nel centrodestra, Forza Italia (6,7 per cento, -0,4 per cento). Anche i tre partiti principali della maggioranza che appoggia il Conte II subirebbero una perdita nei consensi: il Partito democratico (18,7 per cento), il Movimento 5 stelle (16,3 per cento) e Italia Viva (4,5 per cento) calerebbero rispettivamente di 0,6, di 0,4 e di 0,3 punti.

Tra i grandi partiti, dunque, sarebbe solo Fratelli d’Italia (10,4 per cento) a crescere, precisamente dello 0,7 per cento, mentre tra le forze minori registriamo Azione di Carlo Calenda al 2 per cento e La Sinistra (2,5 per cento) che guadagna 0,4 punti. Sostanzialmente stabili, infine, +Europa (1,9 per cento) e Verdi (1,6 per cento).

I partiti che appoggiano il governo attuale, dunque, avrebbero complessivamente il 42 per cento, quasi 4 punti in meno rispetto agli inizi di settembre, mentre le forze del centrodestra assommerebbero il 49,7 per cento dei voti (+3,4 per cento rispetto a quando il Conte bis muoveva i primi passi).

Se aggreghiamo infine i dati sulla base delle coalizioni che si sono presentate il 4 marzo 2018, osserviamo che il centrosinistra avrebbe il 27,1 per cento e il centrodestra il 49,7 per cento. Il Movimento 5 stelle, con il 16,3 per cento, risulterebbe sostanzialmente dimezzato rispetto alle elezioni politiche dell’anno scorso.

Aggiornato il 13 dicembre 2019 alle ore 18:27