Per favore non giocate con la Costituzione

venerdì 21 febbraio 2020


Se c’è una caratteristica che distingue il giuoco dei fanciulli dalla realtà della vita sociale è che i fanciulli non hanno limiti alla loro immaginazione, al volersi considerare come se avessero nelle mani gli strumenti più grandiosi ed alla moda. Grande uso fanno i bambini per i loro giuochi di tute spaziali, di astronavi, e poi se la vedono con “supereroi”, maghi, superuomini.

Per fortuna i giuochi dei bambini restano giuochi, così la difficoltà di guidare un’astronave non deve preoccuparci troppo se se ne proclama grande ammiraglio un bambinetto che non sa nemmeno come si fa camminare un triciclo. Ma, bambinetti piuttosto bruttini ed antipatici, accade che siano riusciti ad andare a giuocare nei Palazzi dei poteri politici e litigano per mantenersi il Governo. Non sanno andare in bicicletta ma vogliono che si mettano a loro disposizione astronavi, per guidarle, giuocarci. Forse non sanno nemmeno loro che cosa sia quel giuoco.

I nostri ministri (ed aspiranti tali) mostrano ogni giorno di non sapere cosa fare nemmeno con il triciclo dei loro nonni. Ma nei loro progetti spuntano fuori ogni tanto astronavi ed altri mezzi dell’avvenire. Vogliono riformare la Costituzione ad ogni fine settimana. Quella che la Repubblica ha dal 1948 non la ritengono adeguata al grandeggiare della loro politica. Che, poi, non solo per i 5 Stelle, è antipolitica.

Matteo Renzi, che arrivato a Palazzo Chigi mirò dritto a farsi una Costituzione degna della grandezza del suo pensiero e della sua capacità, del suo “Partito della Nazione”, fortunatamente bastonato da una delle migliori prove di saggezza date dal Popolo Italiano, è tornato alla carica. Presidente del Consiglio? Sì, però lui sarebbe il “Sindaco d’Italia”. E via con proposte, progetti, novità. E semplici cazzate.

Non sanno usare i mezzi costituzionali che sono in vigore e ne vogliono altri, diversi, degni della loro prosopopea. I Costituenti? De Gasperi, Nenni etc. etc. Ma che! Ci vuole il Renzi-pensiero e, magari il Boschi-pensiero e quello di Toninelli.

Se c’è qualcosa per cui un Presidente della Repubblica, che sia vero guardiano della Costituzione, dovrebbe continuamente ammonire il Paese è di non scherzarci troppo; è la Costituzione, con tutti i suoi difetti, difficoltà di maneggiarla, con tutti i fastidi che i suoi vincoli pongono al governare e non solo a quello troppo disinvolto. Sembra invece che, in nome di questa ridicola cultura del “nuovo”, vogliano prendersela sempre e subito con la Costituzione. Altro, infatti, ahimè, sarebbe una Costituzione degna della loro grandezza.

Se pensiamo a facce come quelle di Toninelli, di Bonafede, di Morra etc. etc. dovremo, nientemeno, immaginare scolpita nella roccia delle Alpi la loro effigie, come quella dei Padri Fondatori d’America. La faccia, ripetiamo, di Toninelli, di Bonafede.

Dio salvi la Repubblica. Già, ma noi dovremmo pensare a salvarci, intanto, da gente con quelle facce. Che pretende di spiegarci che Cavour, Giolitti o De Gasperi erano solo degli allocchi e che la Repubblica che ci hanno tramandato non è degna delle (loro) attuali intelligenze.

Che dire? Per favore non toccate almeno la Costituzione.


di Mauro Mellini