Mattarella: “Pertini costruttore della democrazia italiana”

Sandro Pertini ha rappresentato un esempio di dedizione alle istituzioni”. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “A trent’anni dalla morte – ha detto il capo dello Stato – la testimonianza e la passione civile del presidente Pertini sono radicate nel cuore degli italiani e costituiscono per la Repubblica motivo di forte gratitudine, generosità e coraggio, sin dalla sua militanza giovanile coerentemente antifascista. Pertini, attraversata da protagonista la storia del Novecento, fu costruttore della democrazia italiana”.

Secondo Mattarella, “la militanza politica si accompagnò sempre, in lui, alla capacità di riconoscere il bene comune e i percorsi di unità nel perseguirlo. Intransigente difensore dei diritti universali e dei caratteri propri alla Costituzione, fu fermo argine a sostegno dei principi di libertà nella stagione più drammatica e sanguinosa del terrorismo. Credeva nella democrazia come traguardo di umanità, interpretando a fondo i sentimenti dei cittadini. Guardava ai giovani come continuatori dei valori di pace, giustizia e coesione sociale, democrazia e libertà, su cui è basata la Repubblica Italiana. L’esempio del presidente Pertini è parte di quel patrimonio comune a cui attingere per affrontare i tempi nuovi”.

Frattanto, un intervento di Mattarella è stato pubblicato in prima pagina da La Nuova Sardegna, in occasione della sua partecipazione alla cerimonia di apertura dell’anno accademico dell’Università di Sassari. “Nella nostra Repubblica – scrive il presidente – non possono esistere cittadini con minori opportunità rispetto ad altri e la distanza territoriale non può diventare motivo di emarginazione o esclusione”. Mattarella ha fatto riferimento alla gente sassarese che “si è sempre contraddistinta per la straordinaria capacità di rimanere orgogliosamente fedele alla propria specificità e alle proprie tradizioni”. E, nel contempo, i sassaresi hanno partecipato “attivamente, con il proprio prezioso apporto, alla costruzione della comunità nazionale. È a tutti noto il coraggio e il valore della Brigata Sassari durante la Grande Guerra. Anche oggi, le donne e gli uomini di Sassari continuano a fornire il proprio contributo al mantenimento della pace, impiegati in diversi teatri di gravi crisi nel mondo”.

Sassari “può anche vantare il raro privilegio di aver dato i natali a ben due miei illustri predecessori alla presidenza della Repubblica: Antonio Segni e Francesco Cossiga”, ricorda Mattarella, e con il prestigio “della sua università, la vivacità intellettuale e culturale dei suoi abitanti, l’intelligenza volitiva della sua gente, Sassari si è posta sempre come un ponte tra la Sardegna e l’Italia, in un virtuoso e fecondo processo di reciproca integrazione”.

Per il presidente della Repubblica, davanti alle numerose sfide che la globalizzazione oggi pone, “occorre che lo Stato centrale si faccia carico di preservare la peculiarità della comunità sassarese, assecondando e proteggendo la sua antica vocazione all’apertura. A cominciare proprio dalla questione dei trasporti e delle comunicazioni, senza le quali non ci possono essere integrazione, innovazione e sviluppo”. Mattarella ha rivolto, infine, il suo augurio “di progredire sempre, conservando l’identità e l’orgoglio per le proprie radici”.

Aggiornato il 24 febbraio 2020 alle ore 15:14