Con il Trojan a caccia di untori del Coronavirus

lunedì 2 marzo 2020


La apposizione e l’ottenimento della fiducia governativa sul decreto intercettazioni in concomitanza coi provvedimenti vagamente apocalittici per contenere la presunta epidemia dell’ennesima super influenza cinese ha messo in grado gli “united forcaioli of Italy” di andare con il “trojan” a caccia di futuri “untori” del “coronavirus”. Infatti – come nei B movies dell’orrore tra cui spicca ad esempio proprio il nomen omen Virus – non è difficile immaginare una popolazione recalcitrante ad auto denunciarsi alle autorità sanitarie dopo averlo contratto e a subire le conseguenti terribili deprivazioni sensoriali delle varie quarantene. O potremmo chiamarle “quarantene bis” in omaggio alla legislazione d’emergenza antimafia?

Ecco quindi che con la legittimazione palesemente anticostituzionale della pesca a strascico dell’intercettazione telefonica e ambientale – per cui si procede per il reato A ma magari intercettando si scopre che il reato è quello B e allora si corregge o si integra in corso l’imputazione, nel segno di “qualcosa comunque avrà fatto di male” – potremmo arrivare al paradosso dei pubblici ministeri, quelli che stanno sempre in tivù a magnificare le proprie inchieste, a caccia di untori influenzali che non si autodenunciano.

Spiando le vite degli altri, cioè le nostre, se ne potrebbero scoprire delle belle. Gusti sessuali non dichiarati, vizi e stravizi prudentemente celati e naturalmente omissioni di tipo sanitario. Che mettono in dubbio il grande fronte della nuova unità nazionale: la lotta senza tregua al corona virus. Con tanto di auto ambulanze blindate scortate da uomini armati – e dalle telecamere dei Tg – che vanno a fare blitz nella notte nelle case dei malati che non si sono autodenunciati. In fondo in Cina già succede e la via della seta di Luigi Di Maio ci sta già portando in casa questa mentalità. Oltre al noto virus. Non affrettatevi troppo a dire che si sta scrivendo o parlando di paradossi fantapolitici: con i grillini al potere potremmo vederne ben di peggiori da qui al 2023. Posto che ‘sto maledetto governo Conte bis non sembra poterlo fare cadere nessuno. Dategli tempo a questa gentaglia e ce farà vedere il cosiddetto “stravede”. Come si dice a Roma.


di Dimitri Buffa