Scuola elementare: ritorna il giudizio

Dal 2020-2021, nella Scuola elementare si abbandonano i voti e si torna al giudizio. È quanto prevede un emendamento presentato dai senatori del Pd Francesco Verducci, Vanna Iori e Roberto Rampi e approvato in Commissione Cultura e Istruzione. “L’emendamento – spiega la Iori – la prevede che nella scuola primaria i bambini non possano essere considerati dei numeri. Dare un 4 può essere un macigno pesante da comprendere mentre una valutazione più complessiva prende in considerazione le caratteristiche del bambino. Ovviamente vanno trovate le parole adeguate e la valutazione va fatta in termini di giudizio sintetico”. Per la senatrice dem, “il giudizio tiene conto della specificità e della individualità di ogni singolo bambino mentre il voto numerico livella e rende tutti uguali, anche se ci sono diverse motivazioni dietro a quel voto”.

È stato presentato l’emendamento a firma del relatore al decreto legge, che sarà messo ai voti in commissione al Senato questa mattina e che sintetizza l’accordo sul concorso straordinario per i precari. Il concorso con la prova scritta si terrà nel corso dell’anno scolastico 2020-2021 – si legge nel testo – e prevede quesiti a risposta aperta. Rispetto alla prima formulazione respinta da Pd e Leu scompare la precisazione del numero dei quesiti. “Non è soddisfacente al 100 per cento ma è un passo in avanti”, dice la senatrice di Leu Loredana De Petris confermando il sì all’emendamento sul concorso per i precari della scuola presentato in commissione a Palazzo Madama, e su cui c’è dunque l’intesa all’interno della maggioranza, e che sarà messo ai voti in mattinata. L’accordo però non convince Verducci che ha presentato 3 subemendamenti perché, spiega, “la norma non assicura il gusto percorso per la stabilizzazione dei precari”.

Secondo il senatore Mario Pittoni, presidente della commissione Cultura a palazzo Madama e responsabile Istruzione della Lega, “il ripensamento non c’è stato. L’emendamento della relatrice in Commissione Cultura del Senato sul concorso straordinario conferma che il governo non ha alcuna intenzione di tenere conto dell’emergenza epidemiologica, la quale consiglierebbe di puntare sul rafforzamento e la stabilizzazione dell’organico docenti. Se troverà conferma – come sembra – la marcia indietro di Pd e Leu, nuovamente appiattiti sulle posizioni dei cinque stelle, il prossimo anno scolastico partirà con zero assunzioni a tempo indeterminato; anzi, 30mila precari in più a seguito dei pensionamenti, che porteranno il totale dei supplenti a 200mila”.

Per Pittoni, “il contrario dell’impegno su nostra sollecitazione preso nelle ultime settimane – a parole – da esponenti della quasi totalità delle forze politiche di garantire tutti gli insegnanti titolari in cattedra il prossimo settembre, per affrontare con la dovuta efficacia la crisi pandemica, a partire dalla necessità di sdoppiare le classi per consentire i distanziamenti. Fa rabbia pensare che la soluzione ci sarebbe e sta nella nostra proposta di assunzione da graduatorie, già utilizzata per le Gae”.

Intanto, la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina è stata messa sotto scorta. Da tre giorni viene scortata da uomini della Guardia di finanza. Da alcuni giorni, da quanto si apprende, la ministra è oggetto di minacce e insulti sui social. Azzolina, pur essendo ministra, non aveva la scorta.

 

Aggiornato il 27 maggio 2020 alle ore 14:29